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Biotestamento, un ulteriore rinvio al sapor di vigliaccata

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Ho provato una grande indignazione nel vedere il comportamento dei nostri deputati nei confronti di un tema così importante come la legge sul biotestamento che ieri è arrivata a Montecitorio per il dibattito generale alla presenza di poco più di venti “onorevoli”. Così, dopo quattro rinvii e anni di attesa, è stato deciso un ulteriore rinvio.

Vedere i nostri politici che lanciano anatemi contro la scelta di dj Fabo e si contraddicono, mi sa tanto di vigliaccata: da una parte ritengono importante che anche il nostro Paese abbia una legge sul testamento biologico, ma quando poi si presenta l’occasione per dibattere il testo di legge e arrivare a una soluzione, l’aula si rivela miseramente vuota.

Credo che i nostri rappresentanti in Parlamento siano ben pagati, ma soprattutto ritengo che per il ruolo da loro ricoperto, debbano essere a servizio della popolazione attraverso l’emanazione di leggi finalizzate al bene del Paese e anche tramite la loro presenza in aula per votare.

Sono fermamente convinto che se il voto avesse riguardato i loro interessi o gli equilibri di governo – interessi ed equilibri della Casta – l’Aula sarebbe stata piena. Vedremo se la mia “profezia” si avvererà domani, 15 marzo, in occasione quando gli scissionisti del Pd presenteranno una mozione di sfiducia individuale contro il ministro dello Sport Luca Lotti indagato nell’ambito dell’inchiesta Consip per rivelazione di segreto e favoreggiamento – per ottenere le sue dimissioni o, in alternativa, un atto forte del premier Gentiloni.

Finché non saremo capaci di spostare in cima all’agenda politica i temi che riguardano l’essere umano al centro e non farli precedere dalla pura sete di potere, si faranno ancora mille dibattiti, si scriveranno ancora fiumi di parole, ma la realtà della nostra Italia non cambierà mai.

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