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Ultimo aggiornamento: 12:38 del 26 Gennaio 2017

“Forgetting Auschwitz, Remembering Auschwitz”. Un esperimento sociale per lanciare l’archivio dei ricordi

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Ogni anno il giorno della memoria è un’occasione preziosa per ricordare e riflettere sugli orrori dell’Olocausto. Quest’anno l’Associazione Figli della Shoah e la Fondazione Cdec (Centro di documentazione ebraica contemporanea) hanno deciso di celebrarlo raccontando la storia di uno degli ultimi sopravvissuti di Auschwitz ancora in vita: Nedo FianoIl paradosso della storia di Nedo è che, dopo aver dedicato la vita al ricordo e al racconto della Shoah, ha iniziato lui stesso a dimenticare: da qualche tempo infatti la sua memoria non funziona più. Ma se è possibile che si cancelli la memoria di una persona, non possiamo permettere che venga cancellata la memoria dell’intera umanità.

Per questo motivo Associazione Figli della Shoah, Fondazione Cdec e Havas Milan hanno creato il progetto “Forgetting Auschwitz, remembering Auschwitz”. Il progetto è lanciato con un video ambientato in un “tattoo shop” in cui sono state invitate alcune persone con la scusa di girare un documentario sul mondo dei tatuaggi. Una volta entrate però, si sono trovate di fronte a qualcosa che non immaginavano. Il tatuatore infatti ha impostato sulla loro pelle la prova di un tatuaggio insolito: la cifra A5405, il numero assegnato a Nedo come prigioniero ad Auschwitz.

Le loro reazioni, riflessioni e la loro commozione davanti alla storia di Nedo, sono racchiusi nel video, condiviso sul web, che si chiude con l’invito a mantenere viva la sua memoria, prendendosi carico in prima persona della sua testimonianza in un sito a lui dedicato: www.A5405.com

Sul sito ci sono i video di centinaia di persone che interpretano e leggono i ricordi di Nedo in prima persona, come se li avessero vissuti sulla loro pelle e come se fossero i loro stessi ricordi: persone che hanno fatto propria la memoria di Nedo. Tra i “testimoni” anche una serie di volti noti, come Gad Lerner, Moni Ovadia, Ludovico Einaudi, Elda Ferri e Roberto Faenza che hanno deciso di aderire al progetto.

Il sito è un vero e proprio archivio dei ricordi di Nedo, fatto di pillole di memoria estratte dai suoi video e libri, che raccontano la sua esperienza nel campo di concentramento, dall’arrivo delle leggi razziali, alla liberazione. Anche gli utenti possono decidere di custodire i ricordi di Nedo, leggendoli e registrandoli sul sito con la propria voce: un modo per diventare Nedo e mantenere viva la sua testimonianza. A5405 non è solo l’indirizzo del sito ma anche l’hashtag ufficiale del progetto (#A5405) che raccoglie tutte le condivisioni e i contributi degli utenti.

È un progetto di Havas Milan, sotto la Direzione Creativa di Selmi Bali Barissever e Lorenzo Crespi con la collaborazione di Havas Pr, Arnold WorldWide, Indiana Production, Quiet Please, Uprising, Basement, Lsd e lo speaker Sergio Leone per l’Associazione Figli della Shoah e Fondazione Cdec (Centro di documentazione ebraica contemporanea)

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