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Ilva, i 50 milioni tolti alla sanità e le ‘leggi notturne’ a danno dei cittadini

Ilva, i 50 milioni tolti alla sanità e le ‘leggi notturne’ a danno dei cittadini
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I notturni cui ci ha abituato il governo Renzi, hanno prodotto la sparizione dalla manovra di 50 milioni di euro destinati ai bambini di Taranto, ovvero al potenziamento dei servizi sanitari loro dedicati. Non hanno toccato i 60 milioni destinati a un evento sul golf. I notturni di questo governo registrano il più noto emendamento Guidi elaborato in due notti e smascherato in più intercettazioni telefoniche.

La modalità notturna piace, e ci si ritorna adesso, sempre su vicende che incontrano più direttamente Taranto ed i suoi problemi. Certo con la clausola di supremazia, lo Stato avocherebbe le decisioni e non ci sarebbe più necessità di fare nottate, e soprattutto si otterrebbero “più velocemente” questi devastanti risultati per noi pugliesi, per il Sud e soprattutto contro il governatore, Michele Emiliano “il decarbonizzatore”, poco gradito agli animali notturni.

I 50 milioni, destinati a cure e assunzioni di medici per contrastare le malattie respiratorie e oncologiche sui bambini dei quartieri vicini all’Ilva, dovevano viaggiare su corsie privilegiate, come avevano garantito la ministra Lorenzin e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, De Vincenti. Invece sono finiti nelle corsie notturne, usate per le rivalse governative. Boccia, che da pugliese conosce bene l’importanza di quel fondo per la Taranto massacrata dalle polveri dell’Ilva, è rimasto sconcertato e scosso da quello che è accaduto, salvo poi sorbirsi le accuse di Renzi.

La notte è patria del cavillismo, e gli abili maestri dei punti e virgola, delle parole che appaiono e scompaiono, delle trappole regolamentari che affollano le commissioni sommerse da fascicoli e sempre in attesa di ok governativi, sanno come muoversi. Come animali notturni i molti “ratti della Repubblica” si districano tra i provvedimenti per infilarci o togliere ciò che serve. Gli errori camuffano intenti non svelabili alla luce del sole, e l’irraggiungibilità dei telefoni di chi può decidere, la notte, funziona da facile alibi.

La notte, la fretta detta il ritmo e come diceva Adamo: “Mi fa impazzir…”. Ma sappiano, i protagonisti notturni di questo scempio, che “il sole continuerà a sorgere ogni giorno” e quando si vedranno sotto i palazzi romani tutti noi pugliesi in una bella mattinata di sole, a protestare perché ai bambini di Taranto si garantisca ciò che uno Stato deve garantire, una giusta assistenza e prevenzione sanitaria, sappiano, che non potranno meravigliarsi della veemenza dell’indignazione. I notturni che a noi piacciono sono quelli di Chopin e sarà la colonna sonora di questa nuova lotta per la Puglia e per Taranto che ci accingiamo a intraprendere.

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