La NSX scende sul rettilineo della pista di Vairano – dove è avvenuta la prova e la presentazione del modello alla stampa italiana – nella silenziosa modalità di marcia elettrica, alimentata dalla batteria agli ioni di litio posizionata dinanzi al V6 e, complice il design, basta già questo a conferirle le sembianze di un ufo. Tuttavia appena si pesta sull’acceleratore l’auto schizza in avanti come un fulmine, col V6 che prende immediatamente vita ed inizia a spingere come un forsennato: il classico zero-cento è polverizzato in meno di 3 secondi e l’auto può spingersi a 308 km/h di velocità massima. Perché la NSX è si ibrida ed amica dell’ambiente, certo, ma il suo power-train è fatto per esaltare le prestazioni, la capacità di trazione e la tenuta di strada. In pratica i motori elettrici, che entrano in coppia massima istantaneamente, sopperiscono al buco di potenza del motore endotermico nella parte bassa del contagiri, prima che i gas di scarico facciano lavorare a dovere i 2 turbocompressori del V6 con carter secco. Significa che la NSX garantisce accelerazioni istantanee ed è del tutto priva di ritardi di risposta tipici di molti motori sovralimentati. La spinta è impressionante ed il V6, specie nella modalità di guida più sportiva, apre un elettrovalvola allo scarico che lo fa cantare come Plácido Domingo, mentre il cambio infila le marce come fosse un kalashnikov.
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