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Cronaca

Ultimo aggiornamento: 12:35 del 3 Novembre 2016

NoTav, si presenta al presidio anche se agli arresti domiciliari: fermata l’attivista

Nicoletta Dosio si è presentata questa mattina al presidio organizzato da alcuni militanti davanti al Tribunale di Torino dove è in corso il maxi processo per gli scontri in Valle di Susa del 27 giugno e del 3 luglio 2011. La donna è indagata per la manifestazione contro l'Alta velocità del 28 giugno 2015 sfociata nell'attacco alle recinzioni del cantiere di Chiomonte
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Nonostante gli arresti domiciliari si è presentata al presidio organizzato da alcuni militanti davanti al Tribunale di Torino dove è in corso il maxi processo per gli scontri in Valle di Susa del 27 giugno e del 3 luglio 2011. Per questo Nicoletta Dosio, pasionaria No Tav, è stata fermata dalle forze dell’ordine mentre tentava di entrare nel Palagiustizia per assistere all’udienza. Accompagnata dalle forze dell’ordine all’interno della struttura ha affermato: “Vittoria“. Il dibattito entra nelle sue fasi conclusive, con le difese che dovrebbero chiudere le discussioni tra le udienze del 3 e 7 novembre.

“La mia evasione vuole essere una nuova tappa della lunga resistenza collettiva praticata dal movimento No Tav contro il partito trasversale degli affari”, aveva aggiunto la Dosio prima di essere fermata dalla polizia. La storica attivista del movimento che si oppone alla nuova linea ferroviaria ad Alta Velocità Torino-Lione è indagata per una delle tante manifestazioni in Valle di Susa sfociate in una serie di scontri, quella del 28 giugno 2015, quando un gruppo di dimostranti prese di mira per l’ennesima volta le recinzioni del cantiere di Chiomonte. Sottoposta all’obbligo di firma, la No Tav si è sistematicamente rifiutata di presentarsi ai carabinieri per ottemperare alla misura cautelare. Stessa “ribellione” anche per l’obbligo di dimora, così lo scorso 22 settembre i militari le hanno notificato i domiciliari, che avrebbe dovuto scontare presso la sua abitazione di Bussoleno (Torino).

“La mia casa non è una prigione. Non sarò la carceriera di me stessa”, aveva detto, diventando così un simbolo della resistenza del movimento No Tav. Dopo essere stata a Roma, l’ultima uscita della Dosio è avvenuta in occasione di una protesta nei pressi del cantiere di Chiomonte nella notte tra sabato e domenica. Dosio era stata anche candidata alle Elezioni europee del 2014 con la lista Altra Europa con Tsipras, senza però essere eletta. L’attivista del movimento valsusino è arrivata quarta nella circoscrizione Nord Ovest, dietro i più noti Moni Ovadia, Curzio Maltese e Giuliana Sgrena.

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