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Farmaci a domicilio, un’idea per risparmiare

Farmaci a domicilio, un’idea per risparmiare
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Da quando sono medico ho spesso pensato a cosa avrei potuto fare per lasciare qualcosa che resti. Appassionato da sempre, oltre che di medicina, di tecnologia ho ideato History Health, la gestione soggettiva dei dati sanitari senza interposizione delle istituzioni.

Mi rendo conto, in attesa che qualcuno voglia applicare questo sistema, che ha delle potenzialità incredibili a basso costo per la comunità. Una di queste, che mi è venuta in mente in questa estate, è quella di poter ricevere direttamente a casa la terapia cronica con costi per il sistema sanitario nazionale decisamente inferiori.

Facciamo un esempio pratico. Io uso un farmaco antipertensivo da circa trent’anni che mi è stato cambiato solo una volta. Periodicamente devo farmi prescrivere il prodotto con perdita di tempo del cittadino e del medico, devo recarmi in farmacia per acquistarlo. Con History Health il prodotto è scritto dal medico sul diario della salute certificato, il cittadino invia la richiesta direttamente a un server regionale collegandosi con il suo diario della salute. Ordina il prodotto, ad esempio una volta ogni due mesi, pagandone il relativo ticket, il sistema smisterà tramite posta il pacco direttamente a casa del cittadino.

Una specie di “Amazon del farmaco” inizialmente solo per le terapie croniche quali ipertensione e diabete. Ricordo che in Italia gli ipertesi sono stimati in circa 16 milioni che ogni giorno assumono una o più pastiglie mentre i diabetici circa quattro milioni.

Periodicamente la possibilità di ordinazione del prodotto viene bloccata, questa opzione fatta dal medico di base che decide ogni quanto visitare il suo paziente, in modo tale che sia fatto un controllo che spesso viene ignorato condono fisico del paziente ed economico della collettività per le complicanze. I medici di base saranno più liberi di tornare a visitare scrivendo meno. Ma molto maggiore sarebbe il risparmio dei cittadini quando, di tasca loro, pagano farmaci da banco spesso inutili. Ad esempio in Italia esistono circa 180 tipi di lacrime artificiali differenti, quando basta spesso l’acqua fredda per mitigare i sintomi. Alcune aziende si sono da tempo organizzate e fanno consegne a domicilio con sconti fino al 30%.

Allora due domande sorgono spontanee:

• Lo Stato, il presidente del consiglio o il ministro della Salute sono a conoscenza del costo reale del prodotto tolto gli intermediari? Se sì, come spero, possono anche sapere quanto sarebbe il risparmio reale di soldi pubblici.

• La lobby dei farmacisti sarebbe d’accordo?
Un risparmio enorme a mio avviso di soldi pubblici e privati in un sistema che dovrebbe dare salute a basso costo e non, come avviene, approfittarsi della malattia del cittadino per interesse privato.

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