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Disabili in Campania: caro De Luca, Valeria ha il diritto di studiare e comunicare?

Disabili in Campania: caro De Luca, Valeria ha il diritto di studiare e comunicare?
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Gentile presidente Vincenzo De Luca, tra le innumerevoli e gravose incombenze che un presidente della Regione deve affrontare esistono anche quelle che obbligano gli enti locali a fornire assistenza per l’autonomia e la comunicazione personale degli alunni con handicap. Lei sicuramente sa che queste mansioni, precedentemente a carico delle amministrazioni provinciali, sono state trasferite alle Regioni dalle neo costituite città metropolitane. Sono pienamente consapevole delle difficoltà economiche e burocratiche che la sua amministrazione si trova a dover gestire ma ritengo che la vicenda di Valeria meriti un Suo intervento.

Valeria frequenta la scuola grazie ad una tecnica riabilitativa denominata W.O.C.E. (Written output communication enhancement) ed è affiancata da un assistente specializzato esperto in questa strategia come previsto dalla legge 104/92 articolo 13 comma 3. I suoi genitori hanno visto riconosciuto il diritto allo studio per Valeria grazie all’assistente alla comunicazione con una sentenza del Tar in data 4/9/2015. I servizi scolastici della città metropolitana di Napoli hanno, legittimamente, “scaricato” la responsabilità alla Regione Campania.

Valeria non riesce a parlare ed allora, questa volta, ci provo io.
Crede di poter garantire agli studenti disabili della Regione che amministra quanto impone la legge?
Crede di poterlo assicurare nei tempi giusti alla ripresa dell’anno scolastico?
Conosce il problema e, in caso affermativo, lo ritiene prioritario?

In fondo, è piuttosto facile e gratificante per un politico risolvere un caso singolo. Molto ma molto più difficile affrontare e dare risposte strutturali ai bisogni dei disabili. Ma questa, ahimè, è un’altra storia.

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