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De Giorgi, addio polemico alla Marina: “Corvi e interessi occulti vogliono condizionarne il futuro del corpo”

Prima della cerimonia per il passaggio di consegne con il suo successore l'ammiraglio ha colto l'occasione per uno sfogo personale legato al suo coinvolgimento nel caso Tempa Rossa. "Ho subito un massacro ingiustificato". Poi ringrazia Renzi: "Mi ha difeso"
De Giorgi, addio polemico alla Marina: “Corvi e interessi occulti vogliono condizionarne il futuro del corpo”
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Addio alla Marina Militare fra le polemiche per il capo di stato maggiore Giuseppe De Giorgi. Poco prima della cerimonia per il passaggio di consegne con l’ammiraglio Valter Girardelli, De Giorgi, 42 anni di servizio in Marina, ha colto l’occasione per uno sfogo personale legato alle vicende sul suo coinvolgimento nel caso Tempa Rossa, l’inchiesta della procura di Potenza sul petrolio che ha portato alle dimissioni del ministro allo Sviluppo economico Federica Guidi. “Ho subito un massacro ingiustificato, bisogna cercare di capire quali erano gli interessi occulti” ha detto tra l’altro De Giorgi. L’ammiraglio ha ringraziato il presidente del Consiglio Matteo Renzi per “aver preso le mie difese nel momento più duro. Con il presidente della Repubblica ha avuto il coraggio di difendere pubblicamente la mia reputazione all’apice della tempesta, quando altri hanno preferito defilarsi”. De Giorgi ha ribadito gli stessi concetti anche durante la cerimonia: “Gli attacchi contro di me non meritano attenzione oggi. Soprattutto non la meritano i corvi e gli interessi occulti che hanno diffuso dossier anonimi per tentare di condizionare il futuro della Marina”.

Poco prima De Giorgi aveva partecipato, per scherzo, anche a un momento “cinematografico”: prima della cerimonia ufficiale, durante le prove, la banda della Marina accenna un brano della colonna sonora del Gladiatore, e l’ammiraglio aveva finto di essere Massimo Decimo Meridio, citando anche il film di Ridley Scott: “Sono l’ultimo comandante della flotta repubblicana, offeso dai media, vilipeso da fonti anonime, avrò la mia vendetta in un modo o nell’altro”.

De Giorgi ha ringraziato i ministri della Difesa Mario Mauro e Roberta Pinotti per avergli dato copertura politica perché lascia “in eredità 16 navi maggiori e due unità minori”. Un risultato, dice, dovuto “all’azione dei due ministri”: “Senza la loro copertura politica non sarebbe stato possibile sviluppare la moltitudine di iniziative per giungere in poco più di un anno non solo al finanziamento ma addirittura alla contrattualizzazione di tutte le navi volute dal governo”.

“Speriamo che non ci siano interessi occulti” ha risposto, interpellato dai giornalisti, il ministro della Difesa, Roberta Pinotti“Ma non credo – ha aggiunto Pinotti – che questo sia il centro della giornata. La citazione di De Giorgi c’è stata per alcune vicende che lo hanno riguardato, ma il centro del suo discorso non è stato questo”.

In data 8 gennaio 2019 la Corte dei conti ha definitivamente assolto l’ex capo di stato maggiore della Marina Militare Giuseppe De Giorgi.

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