Due uomini sono morti in seguito a una sparatoria nel campus dell’Ucla, University of California di Los Angeles. L’ateneo, punta di diamante della ricerca americana, è rimasto in “lockdown” per diverse ore mentre centinaia di agenti armati passavano al setaccio tutti gli edifici in una gigantesca caccia all’uomo che si è estesa anche in città, dove la polizia è entrata in stato di allerta tattica.

Ancora ignoti i motivi del gesto. La polizia non esclude che la tragedia sia stata originata da una lite e che una delle due vittime sia quella che ha aperto il fuoco, in una dinamica da ‘omicidio-suicidio’. Una pistola è stata trovata sul luogo della tragedia, in un ufficio nell’edificio che ospita il dipartimento di ingegneria.

La sparatoria è iniziata pochi minuti dopo le 10 (ora locale). Le autorità dell’ateneo hanno invitato gli studenti a rimanere nei luoghi in cui si trovavano per alcune ore. Sul posto sono arrivati numerosi agenti, anche dell’Fbi, auto della polizia e mezzi di soccorso. Anche il presidente Barack Obama è stato informato. Le forze dell’ordine hanno fatto uscire gli studenti in fila e con le mani dietro la testa da vari edifici prima di controllarti tutti, a tappeto.

La University of California Los Angeles, conosciuta come UCLA, è un’università pubblica e di ricerca tra le più importanti e prestigiose al mondo. Si trova a all’interno dell’area residenziale di Westwood. Istituita nel 1919, è il secondo campus più antico del sistema universitario della California, dopo quello di Berkeley. All’interno del campus si contano 163 edifici sparsi per un’area di quasi due chilometri quadrati. E’ frequentata da oltre 40mila studenti di cui circa ottomila vivono nel campus.

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