Il mondo FQ

Francia: il Jobs Act d’oltralpe è legge: l’Europa attacca il lavoro

Francia: il Jobs Act d’oltralpe è legge: l’Europa attacca il lavoro
Icona dei commenti Commenti

In Francia è stata adottata la “Loi Travail”, il “Jobs Act” francese: è passata grazie al governo socialista che, come il Pd in Italia, ha il compito di massacrare i lavoratori e favorire il capitale finanziario. Il capitale deve oggi vestire di rosso, ingannando ancora una volta le masse manipolate che continuano – per quanto tempo ancora? – a pensare che la sinistra sia ancora sinonimo di emancipazione, quando è ormai sotto gli occhi di tutti che essa è il fronte avanzato della modernizzazione capitalistica che tutto sacrifica sull’altare del profitto, della concorrenza e della liberalizzazione.

La “Loi Travail” è passata – giova ricordarlo – grazie a una norma della Costituzione che permette di aggirare il Parlamento. La “Loi Travail” aumenta la precarietà, facilita i licenziamenti e la prevalenza degli accordi aziendali su quelli di categoria, aumentando in tal maniera il potere delle imprese. Questa, in estrema sintesi, la ratio della “Loi Travail”. Che è, appunto, il Jobs Act d’oltralpe.  Come vedete, le tendenze in atto sono a livello europeo, giacché sono le tendenze del capitale europeo. L’Unione Europea, ancora una volta, non è se non l’unificazione dei capitali europei ai danni delle classi lavoratrici europee. È l’Unione Europea dei capitali.

E quali sarebbero queste tendenze in atto, in tema di “riforme” – tali sono solo per la parte dei dominanti – del lavoro?  a) Distruzione dei diritti sociali (con compensazioni in termini di diritti civili); b) massacro programmato dei lavoratori (precarizzati, sottoposti, umiliati e privati di tutte le conquiste della stagione delle lotte di classe); c) osceno servilismo dei partiti della sinistra, del centro e della destra alla legge del capitale. Questa, in sintesi, la grande tendenza dell’odierno massacro di classe gestito dal Signore neo-oligarchico contro il Servo precarizzato e non più rappresentato politicamente.

E vi è, tuttavia, una differenza tra l’Italia e la Francia. Vale la pena sottolinearla. Riguarda la reazione dei lavoratori. In Francia i lavoratori, i giovani, i disoccupati e i precari si stanno rivoltando contro l’orrenda “Loi Travail”: e riportano al centro del dibattito il lavoro e la lotta contro lo sfruttamento padronale capitalistico, il conflitto lavoro-capitale, Servo-Signore, basso-alto.
In Italia invece – basta vedere le pagine Facebook ufficiali – il dibattito è monopolizzato dalla lotta contro i migranti, a destra, e dalla lotta contro l’omofobia, a sinistra. Torna in auge la vecchia domanda: stupidità o tradimento?

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione