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Roma, il tramonto della Cultura: finito il “Veltronismo”, la Capitale si è spenta - 8/14

E' stata poco più di un fuoco fatuo il sogno di Francesco Rutelli e Walter Veltroni. Se nei primi anni 2000 la Notte Bianca, la nascita dell'Auditorium, la Festa del Cinema e le varie 'Case' avevano illuminato una città che voleva competere con le grandi capitali europee, oggi quell'effervescenza resta poco o nulla, gli eventi sono un ricordo e molte istituzioni fiorite in quegli anni sono in difficoltà perché si reggevano sulla capacità del sindaco di attrarre sponsor privati: non si era pensato alla loro autosostenibilità economica. Così con i cambi di amministrazione e la crisi, molte hanno rischiato o rischiano la chiusura
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Teatro Tor Bella Monaca

 

TEATRI DI CINTURA CHIUSI: BANDO SBLOCCATO, MA LA E’ STAGIONE SALTATA. I FONDI? DIMEZZATI
C’è un altro bando rimasto bloccato per mesi. E’ quello che avrebbe dovuto garantire la nuova stagione dei Teatri di cintura. Veltroni li aveva creati perché portassero cultura nelle periferie più difficili attraverso una politica di prezzi popolari e diventassero un punto di riferimento per interi quartieri. “Terminato il progetto Sistema Casa dei Teatri e della Drammaturgia Contemporanea di cui Zètema aveva il coordinamento – spiega la società – con il nuovo sistema teatrale denominato Rete dei Teatri in Comune, i Teatri del Quarticciolo, Tor Bella Monaca e di Villa Pamphilj sono stati oggetto di nuovi bandi di concessione gestiti dal Dipartimento Cultura”. Ma, scaduto il 30 giugno 2015 il contratto di servizio, le sale sono rimaste chiuse per un anno: ora, forse riapriranno le prime due Tor Bella Monaca (diretto da Alessandro Benvenuti) e Quarticciolo (nella cui organizzazione entra anche Ascanio Celestini) perché sono state finalmente assegnate le gare bandite in ritardo il 6 luglio, ma a causa dei ritardi i cartelloni sono da rifare e lo stabile di viale Duilio Cambellotti ha bisogno di restauri. Resta chiuso lo spazio di Villa Pamphilj, mentre l’unico rimasto in funzione è il Teatro del Lido di Ostia, affidato a un gruppo di associazioni locali. Anche qui il leit motiv è sempre lo stesso: se nel 2014 lo stanziamento comunale per i Teatri di cintura era stato di 1,5 milioni, per il 2016-2018 la previsione di spesa “per servizi strumentali riferiti alla Rete Teatri in Comune è di 745.715,66 euro“. La metà.

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