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Sondaggi politici, Pd perde più di un punto. Crescono M5s e Lega. Testa a testa sulle riforme

Secondo le rilevazioni dell'Istituto Ixè in esclusiva per Agorà Rai3 il partito del presidente del Consiglio a una settimana dalla consultazione sulle trivelle segna un meno 1,3 per cento. Se si votasse oggi al referendum confermativo del ddl Boschi, il 53% sarebbe per il sì e il 47% per il no
Sondaggi politici, Pd perde più di un punto. Crescono M5s e Lega. Testa a testa sulle riforme
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Pd in calo di oltre un punto, Movimento 5 stelle e Lega Nord in crescita. Una settimana dopo il referendum sulle trivelle, il partito del presidente del Consiglio perde 1,3% nelle intenzioni di voto. A rivelarlo è l’analisi dell’Istituto Ixè per Agorà Rai3. Nell’ultima settimana, Intenzion di votoinfatti, i dem sono passati dal 33,1% al 31,8% (-1,3%) mentre i grillini sono saliti dal 25,4% al 26,3%, guadagnando lo 0,9%. Crescono anche la Lega Nord al 14,4% (+0,6%) e Forza Italia al 10,4% (+0,5%). Se si votasse oggi, l’affluenza sarebbe al 60%.

 

Altra nota negativa per il governo, stando sempre ai sondaggi dell’Istituto Ixè, è il referendum confermativo delIntenzioni di voto 2le riforme costituzionali. Se fosse in programma oggi (previsto a ottobre), andrebbe a votare il 69% degli italiani. Tra coloro che sono sicuri di votare, la quota di favorevoli è al 53% (contro il 47% di no). “Si tratta di uno scarto davvero minimo – ha osservato Roberto Weber, presidente di Ixè – Basta pochissimo per invertire le percentuali e quindi modificare l’esito del referendum”.

Secondo il 47 per cento degli intervistati il presidente del Consiglio Matteo Renzi è più debole dopo il referendum sulle trivelle del 17 aprile. Il 27%, invece, crede che il risultato del referendum (che non ha raggiunto il quorum) abbia rafforzato Renzi, mentre il 26% non si è espresso

Riforma costituzionalePer quanto riguarda infine le elezioni amministrative, a Milano Giuseppe Sala e Stefano Parisi sono divisi da un distacco intorno ai 6 punti nelle intenzioni di voto. Il candidato sostenuto dal centrosinistra è accreditato di unaforbice tra il 38 e il 41 per cento dei consensi, mentre quello del centrodestra oscilla tra il 32% e 35%. Al ballottaggio Sala è accreditato del 40% e Parisi del 34%. Decisiva, dunque, sarebbe la quota di indecisi (oggi al 26%). Al primo turno da segnalare il 12%-15% del candidato del Movimento 5 Stelle, Gianluca Corrado. Seguono Basilio Rizzo della lista di sinistra ‘Milano in comune’ (3%-6%) e il radicale Marco Cappato (1%-3%).

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