L’Italia è nel nostro cuore, lo scorso anno c’erano tre film in concorso, quest’anno ce n’è uno in Un Certain Regard e nessuno in concorso”. Giustamente il direttore artistico Thierry Fremaux non vede il problema dell’assenza di un titolo tricolore nel concorso ufficiale del 69° Festival de Cannes che si terrà dall’11 al 22 maggio. Certo, le voci mettevano come potenziale concorrente il nuovo film di Marco Bellocchio ma evidentemente i selezionatori francesi hanno preferito far saltare un turno agli italiani dopo il terzetto del 2015 siglato da Garrone, Moretti e Sorrentino. Un nostro portabandiera comunque è stato annunciato oggi nella selezione ufficiale di Un certain regard ed è Pericle il Nero, il terzo lungometraggio di finzione di Stefano Mordini, che porterà sulla Croisette la coppia Valeria Golino e Riccardo Scamarcio protagonisti dell’adattamento del romanzo di Giuseppe Ferrandino.

Italia a parte, la kermesse 2016 si annuncia affollata di star e ottimi film (almeno sulla carta) con una cinquantina di opere provenienti da 22 paesi. “L’universalità è una nostra caratteristica – ha sottolineato patròn Fremaux – essendo Cannes non un festival francese bensì mondiale”. Fuori concorso sfileranno dunque – tra gli altri – Steven Spielberg con Il Gigante Gentile, Shane Black con The Nice Guys interpretato dal duo hollywoodiano Russell Crowe e Ryan Gosling e Jim Jarmush con il suo documentario su Iggy Pop Gimme Danger.

Il cineasta americano fa da perno con la selezione che correrà per la Palma d’oro essendo un suo film anche tra i 20 titoli del concorso ufficiale. Si tratta di Paterson con Adam Driver da protagonista. A far compagnia a Jarmush sulla Croisette saranno i connazionali Sean Penn tornato alla regia con il film The Last Face con i divi Charlize Theron e Javier Bardem e Jeff Nichols (che abbiamo solo due mesi fa visto anche concorrere a Berlino.) con Loving interpretato da Joel Edgerton e Michael Shannon.

Tornano a concorrere sulla Croisette alcuni “vecchi” maestri tradizionalmente amati a Cannes come Ken Loach (I, Daniel Blake), Pedro Almodovar (Julieta) e i blasonati fratelli belga Jean-Pierre e Luc Dardenne (La Fille Inconnue). Doppio colpo per la Romania che (ri)porta in concorso due autori di talento quali Cristian Mungiu (Bacalaureat) e Cristi Puiu (Sieranevada) mentre la parte del leone spetta – come da previsioni – all’ospitante Francia che annovera ben quattro titoli: Personal Shopper di Olivier Assayas con la star californiana Kristen Stewart, Ma loute di Bruno Dumont con Fabrice Luchini e Juliette Binoche, Mal de pierres di Nicole Garcia con Marion Cotillard e Louis Garrel e Rester vertical di Alain Guiraudie, già acclamato in Un certain regard nel 2013 per Lo sconosciuto del lago.

Sempre francofono ma dal Quebeq non mancherà il giovanissimo talento Xavier Dolan con Juste la fin du mond con un cast stellare che va da Vincent Cassel, Léa Seydoux e ancora Marion Cotillard. Attesi sono autori già considerati cult come il danese Nicolas Winding Refn che porta Keanu Reeves ed Elle Fanning protagonisti di The Neon Demon, la britannica Andrea Arnold con American Honey interpretato da Shia LaBeouf e Sasha Lane e l’olandese Paul Verhoeven con la pellicola Elle con Isabelle Huppert.

Quasi un’outsider è la regista tedesca Maren Ade con il film Toni Erdmann mentre nomi piuttosto altisonanti arrivano dall’Asia rappresentata dal filippino Brillante Mendoza (Ma’ Rosa) e dal sudcoreano Park Chan-wook (Agassi). Unico portabandiera sudamericano del concorso è il brasiliano Kleber Mendonça Filho con Aquarius. Ricordiamo che la giuria internazionale – i cui membri saranno annunciati i prossimi giorni – sarà guidata quest’anno dal cineasta australiano George Miller, acclamato e candidato all’Oscar per Mad Max – Fury Road.

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