di Massimiliano Chirico per Crampi Sportivi

Tutta la verità, solo la verità, nient’altro che la verità. Anche quando si tratta del pallone. Da quando Football Leaks è piovuto sui principali organi di stampa del mondo, nulla è apparentemente cambiato nel torbido risvolto del gioco del calcio fatto di contratti, scartoffie e ingenti somme di denaro che transitano da un conto corrente all’altro. E’ mutata forse la consapevolezza dei tantissimi tifosi che si sono riversati sull’ormai celebre sito, di essere davanti a un sistema immensamente più complesso e miliardario, che va ben oltre i colpi di tacco, le retrocessioni e i trofei. 

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Football Leaks è un organizzazione di sconosciuti Robin Hood, situata probabilmente in Portogallo ma basata su server russi, che si occupa, dal settembre del 2015, di pubblicare online i contratti e gli accordi stretti per i trasferimenti di decine di giocatori, con una straordinaria propensione verso i trasferimenti milionari che riguardano i migliori giocatori del calcio europeo e mondiale. Una sorta di V per Vendetta estremamente reale e riadattato all’ambiente sportivo, che spera di smuovere le coscienze dei fans e gli organi di vigilanza finanziaria puntando i riflettori sulle ingenti somme che ogni giocatore riesce a mobilitare. Da settembre a oggi sono finiti su internet i Pdf più interessanti delle ultime sessioni di mercato: i dettagli del trasferimento di Gareth Bale, ufficialmente il giocatore più costoso della storia, le clausole sull’acquisto di Kostas Manolas da parte della Roma, col ragazzo che risulta ancora per metà dell’Olympiacos, ma anche i trasferimenti che coinvolgono terze parti come la Doyen Sport, gli affari del procuratore Jorge Mendes e molti altri.

Gli operatori del settore tremano di fronte alla possibilità che ogni contratto e ogni tentativo di aggirare la legge, finiscano sulle scrivanie dei responsabili della Fifa: pare infatti che lo stesso Mendes abbia assoldato degli investigatori mentre qualcuno ha offerto ai ragazzi di Fl ben 650 mila euro per interrompere il flusso di informazioni ma la stessa federazione, per voce del responsabile ai trasferimenti Mark Goodard, ha benedetto la possibilità che qualcuno li aiuti a vigilare su questi sgradevoli aspetti. Qualche giorno fa però Fl ha piazzato un interessantissimo colpo, pubblicando le 15 pagine relative al contratto che dal 2013 lega Neymar al Barcellona. 

L’accordo stretto da Neymar Jr., rappresentato da suo padre, e dal Barcellona, nelle vesti di Bartomeu e Rosell, è interamente scaricabile dal sito di Football Leaks e si compone di quindici pagine. Tralasciando l’informativa sulle parti coinvolte, l’oggetto e la natura del contratto stesso, che riguardano ovviamente le prestazioni sportive dell’asso brasiliano, è interessante porre l’attenzione sulle parti legate ai corrispettivi che il club catalano si impegna a versare al giocatore fino al 2018, data di scadenza del contratto. Apponendo semplicemente la sua firma sui documenti (firma tra l’altro visibile alla fine degli stessi), Neymar Jr. Ha immediatamente intascato un bonus di 8,5 milioni di euro, cui si aggiungono gli ulteriori 45,9 milioni che il club garantisce al giocatore per cinque anni. Si parla di garanzie poiché lo stipendio del ragazzo può anche essere complessivamente superiore, in base al bonus di convocazione da 100 mila euro, che “scatta” ogni qualvolta Neymar viene convocato, e in base a una serie di premi che il giocatore riceverà in seguito all’eventuale vittoria della Liga, della Champions League o del Pallone d’Oro, che spaziano da un minimo di 600 mila euro a un massimo di 1,7 milioni se combinati tra loro.

Sbugiardato dunque l’ingaggio di soli 5 milioni che il Barcellona ha comunicato alla stampa, Neymar guadagnerebbe 45,9 milioni di euro in cinque anni anche senza raggiungere nessuno dei bonus prestabiliti. Il contratto si arricchisce poi di ulteriori clausole relative alla vita del giocatore, che dovrà imparare il catalano e ambientarsi nella cultura del paese, evitare sport estremi e scommesse sportive e condurre uno stile di vita degno di un giocatore professionista. Alzi la mano chi con 9 milioni all’anno avrebbe ancora voglia di guidare un motoscafo in vacanza o di recarsi al centro scommesse per pagare la bolletta della domenica.

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