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Auto elettriche, i modelli ci sono ma i prezzi sono condizionati dalle batterie

Nel 2015 il mercato italiano non ha raggiunto le 1.500 unità, e le politiche di agevolazione continuano a essere assenti. I listini? Non alti come un tempo, ma restano proibitivi
Auto elettriche, i modelli ci sono ma i prezzi sono condizionati dalle batterie
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E’ ormai imminente lancio della Tesla Model 3, la prima auto elettrica “popolare” prodotta dall’azienda di Elon Musk, sempre che con questo aggettivo si possa definire un’auto che, quando arriverà in Europa, non costerà meno di 35.000 euro. Rispetto alla Model S, che costa almeno 80.000 euro, lo è sicuramente, ma la cifra rimane comunque proibitiva per una larga fetta degli automobilisti europei.

Il problema delle elettriche, volendo dimenticare la cronica assenza di colonnine per la ricarica sul territorio italiano, rimane sempre il prezzo: un delta di almeno 10.000 euro con un modello a benzina paragonabile, dovuto al costo delle batterie. E i numeri, del resto, lo confermano.

Nel 2015, le vendite di elettriche nel vecchio continente hanno sfiorato le 100.000 unità (97.687), cioè lo 0,61% dell’intero venduto. Ma, di queste, quasi 78.000 sono state assorbite dalla Norvegia e dall’Olanda, due “isole felici” sostenute da una legislazione quanto mai favorevole.

Anche la Francia, che con il gruppo Renault è direttamente e molto impegnata nelle zero emissioni, non è andata oltre le 27.000 unità. In Italia, invece (ma forse non c’è bisogno di dirlo), la situazione è quasi grottesca. Da noi, lo scorso anno, sono state vendute solo 1.450 auto elettriche.

Eppure, a guardare i listini delle varie case automobilistiche, di proposte interessanti ce ne sono. Evidentemente, la totale assenza di politiche governative – anche non di incentivazione ma di semplice agevolazione – ha il suo peso. Ad ogni modo, chi volesse comprare un’auto elettrica, deve mettere in contro almeno 22.100 euro di esborso, tanto costa la Renault Zoe, al quale però va aggiunto un canone mensile per il noleggio della batteria di almeno 49 euro. La “cugina” Nissan Leaf costa poco di più, 23.790 euro, e adotta lo stesso sistema per l’utilizzo degli accumulatori.

A 27.400 euro si può comprare la piccola Volkswagen e-Up!, una valida alternativa per chi deve districarsi nei centri storici. Tra i 30.000 e i 32.000 euro c’è il trio franco-giapponese composto dalla Citroen C-Zero, dalla Mitsubishi I-Miev e dalla Peugeot iOn, tre modelli gemelli che si differenziano solo per gli stemmi sulla carrozzeria.

Salendo a circa 36.000 euro si trovano la Kia Soul EV e la BMW i3, quest’ultima disponibile anche con un piccolo motore a benzina (è il bicilindrico della moto F650) che genera energia elettrica quando si rimane a secco di corrente. A poco di più, 38.000 euro, c’è poi la Volkswagen e-Golf, mentre spendendo un po’ di più – 41.680 euro – si sale in Mercedes e in particolare sulla Classe B elettrica. Il top del top, come dicevamo prima, rimane la Tesla Model S: costa parecchio, ma poi si può andare da 0 a 100 km/h in meno di 3 secondi.

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