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Il giro del mondo su una Ford T vecchia di cent’anni, ecco la sfida di due pensionati olandesi – FOTO e VIDEO

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Probabilmente si annoiavano. O, meglio, erano alla ricerca di uno scopo nobile. Qualcosa che li facesse sentire utili, da conciliare con la loro grande passione per le auto d’epoca. Fatto sta che due pensionati olandesi, Dirk Regter e sua moglie Trudy, un bel giorno hanno deciso di salire a bordo di una Ford Model T vecchia di cento anni, e fare il giro del mondo.

Non parliamo di un’auto qualsiasi, bensì del modello che rese “democratica” la mobilità su quattro ruote: fu prodotto in ben 15 milioni di esemplari tra il 1908 e il 1927, dapprima solo negli Usa ma poi anche in Danimarca, Germania, Irlanda, Regno Unito e Spagna. Si parla tanto, oggi giorno, di auto globali: la Ford T fu la prima, ed è grazie a lei che si realizzò la motorizzazione di massa.

Ma torniamo a Dirk e Trudy, i simpatici pensionati. Si sono messi in viaggio nell’estate del 2012 da Edam, in Olanda, alla volta di Cape Town (Sud Africa) su una “tin lizzie” del 1915 che avevano acquistato quasi vent’anni fa. Anche se Dirk era da tempo un appassionato di auto d’epoca Ford, passione che gli veniva dal padre e dal nonno. Al punto da possedere già una Model T del 1923 e una Model A del 1928.

Per raggiungere la prima tappa, distante 22 mila chilometri, hanno impiegato 180 giorni. L’anno successivo, il 2013, si sono poi diretti verso Usa e Canada percorrendo 28 mila km sempre in 180 giorni. Nel 2014, poi, hanno puntato verso in sud America: altri 26 mila chilometri. Ad oggi, dopo un po’ di riposo, i chilometri percorsi sono oltre 80 mila, e tra il 2016 ed il 2017 il giro del mondo proseguirà attraverso Nuova Zelanda, Australia, Indonesia, superando la catena dell’Himalaya per toccare Cina e Mongolia, per poi concludersi col ritorno in Olanda dopo aver attraversato l’Europa centrale.

Curiosità e inconvenienti successi finora? “In Africa una delle ruote anteriori non ha retto alle sollecitazioni, ma siamo riusciti ad aggiustarla semplicemente facendola saldare da un fabbro”, racconta Dirk, “mentre al confine tra Sud Africa e Botswana abbiamo incontrato un agricoltore che aveva nel suo granaio una vecchia Model T, e ci ha regalato una gomma per la ruota di scorta”.

Dunque tutto è bene quel che finisce, anzi continua, bene. Anche perché l’avventura di Dirk e Trudy Regter va avanti, così come il suo scopo filantropico: far conoscere e supportare i progetti dell’agenzia no-profit SOS Children’s Village.

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