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Sanità, i dati dei pazienti sono protetti o utilizzabili?

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Nel 2014 scrissi di come la Regione Lombardia volesse “vendere” i dati sanitari dei cittadini lombardi ad enti esterni a Lombardia Informatica non solo pubblici! Subito dopo chiesi l’intervento del Garante della Privacy che bloccò la delibera. L’allora assessore alla Sanità Mario Mantovani fu costretto il 2 febbraio 2015 ad intervenire in aula per spiegare le motivazioni di questa scelta ed i provvedimenti che avrebbero preso.

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Come spesso succede ai politici il silenzio li avvolge o, più spesso, le indagini della magistratura. Mantovani è stato arrestato e la delega alla Sanità è in mano al Presidente Maroni che, nonostante una nuova interrogazione scritta del Movimento 5 Stelle depositata il 4 novembre 2015, ancora non ha dato risposta.

Questa lunga latitanza ci preoccupa ancor più in quanto si tratta di dati sensibili che spesso richiedono l’intervento del Garante come nel caso da me denunciato.

Quanti problemi crea la centralizzazione del dato sanitario con la tessera sanitaria dei servizi regionale? Quanti ben maggiori ne provocherà il fascicolo sanitario elettronico nazionale? Non è meglio dare in mano ai pazienti la gestione ed il controllo del proprio dato senza interposizioni? Questo è il vero lato oscuro della Privacy che solo un medico come l’attuale Garante, Antonello Soro, può comprendere ma che solo la politica può cambiare.

Confidiamo nel controllo di chi è stato da noi eletto per farlo ma nel frattempo io continuerò a vigilare ed a proporre, con la speranza di essere ascoltato, la mia idea di History Health, ognuno il proprio nessuno il nostro diario della salute.

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