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Per concludere il 2015 in bellezza, in compagnia della mia bussola gastronomica , abbiamo deciso di scoprire Bordeaux, città famosa per la sua storia di importante porto commerciale, per il patrimonio architettonico e culturale UNESCO ma anche fiore all’occhiello dell’enogastronomia francese e mondiale.

FQ-mascarons-picCominciamo la nostra visita dal cuore della città con il Grand-Théâtre e le Allées de Tourny. Ci fermiamo ad ammirare le facciate e restiamo colpiti dalla loro regolarità, dall’incredibile chiarezza e luminosità nonché dalla magia dei loro dettagli. Ovunque i “Mascheroni”, sculture raffiguranti volti umani dalle espressioni più diverse che aggiungono sobrietà al rigore delle facciate. Poco più in là, quando siamo ormai sulla Place des Grands Hommes, assaggiamo un’altra specialità dolciaria di Bordeaux : i Cannelés, piccoli dolcetti caramellati al sapore di vaniglia.

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Dopo questo peccato di gola proseguiamo il nostro giro attraversando Place du Parlement e raggiungiamo Place du Palais. E’ all’ombra della Porta Cailhau, che sembra arrivare dritta dritta da un libro di favole, che decidiamo di fermarci per cena. Il GPS culinario fa rotta verso « La Cagette » che propone un menu diverso al giorno a seconda dei prodotti disponibili al mercato. Riempiamo la tavola di gustose tapas per finire con un delizioso dessert per chiudere la giornata in dolcezza.

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Il secondo giorno il nostro giro comincia dal centro con la Chiesa Notre Dame in stile barocco, per poi dirigerci verso la piazza più fotografata di Bordeaux: Place de la Bourse. Questa piazza maestosa ad arco, aperta sulla Garonna si riflette in uno specchio d’acqua che moltiplica la sua bellezza.

L’opera fa parte di un grande piano di rinnovamento della città avviato nel 1996 che ha visto la pulizia delle facciate, anneritesi a causa del tempo, ridando loro lo splendore di una volta, e l’arrivo del tram “senza fili”. Rinnovamento che sembra aver dato i suoi frutti a giudicare dal giudizio dei suoi abitanti nonché dai turisti, con la ricompensa di “migliore destinazione europea 2015.

FQ-DSC_0608-sec-picPasseggiando sulla rive gauche della Garonna, a pochi passi da lì, fa capolino il famoso Ponte di Pietra, il primo ponte della città, costruito soltanto nel 1822.

Attraversiamo la Grosse Cloche, porta medievale che fungeva anche da torre civica, e continuiamo fin alla graziosa Piazza Lafargue. Lo stomaco comincia a farsi sentire e attirati dal pesce fresco in bella mostra all’ingresso decidiamo di fermarci al “Petit Commerce”. Ne approfittiamo per assaggiare i tesori della costa atlantica : dalla freschezza delle ostriche ai sapori delicati dei frutti di mare.

Ricaricate le batterie, raggiungiamo nuovamente il fiume per scoprire la città da un’altra prospettiva. Una gita in battello, tra capanni dei pescatori, il quartiere degli Chartrons, il nuovissimo ponte levatoio Chaban Delmas, e l’edificio di vetro dalla forma curiosa destinato ad ospitare fra qualche mese « la Cité du vin ».FQ-DSC_0762-sec-pic

Terminato il giro in barca decidiamo di esplorare le rive del quartiere degli Chartrons, dove una volta c’erano vecchi hangar abbandonati oggi ci sono uffici, negozi e un tram nuovo di zecca. All’ora di cena siamo attirati da un ristorante tanto piccolo quanto accogliente : « Le coin des copains », dopo una calda zuppa di zucca, un’entrecôte e un immancabile bicchiere di vino rosso la giornata può concludersi.

FQ-DSC_1015-sec-picPer il nostro terzo giorno a Bordeaux decidiamo di salire sulla Torre Pey Berland e affrontare i suoi 231 scalini per godere di una vista impareggiabile sulla città e la Garonna dai suoi 66 metri d’altezza. Raggiungiamo la cima proprio nel momento in cui l’orologio segna mezzogiorno e l’enorme campana si mette all’opera.

Questa ci ricorda anche che l’ora del pranzo si avvicina e , trovandoci in zona, scegliamo di provare « la Kuzina ». Dai calamari fritti all’orata, il cibo è delizioso e ci rimanda ai ricordi di viaggio ellenici. Esploriamo il quartiere e la Chiesa di Santa Croce, continuiamo il nostro giro verso nord con la Basilica di San Michel e il suo altissimo campanile fino all’imponente monumento in onore ai rivoluzionari Girondini sulla Place des Quinconces.

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Il primo giorno dell’anno nuovo (e ultimo giorno per noi a Bordeaux) ci rilassiamo nei Giardini Pubblici e sorseggiamo un thè sul lungofiume ammirando le luci del tramonto che si riflettono su Place de la Bourse prima di prendere il volo per la prossima destinazione.

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Consiglio pratico: Con il “City Pass” visitate tutti i musei che volete e spostatevi in tram senza spendere troppo.

Dove dormire: Etche Ona, a due passi dal Grand Theatre, per raggiungere comodamente le principali attrazioni della città a piedi o in tram.

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