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Legge di Stabilità, al via l’iter al Senato. Ma prima manca 4 volte il numero legale

I lavori interrotti a più riprese, anche sul voto al cosiddetto "collegato ambientale". Intanto la commissione Bilancio dà parere positivo sulle coperture. Il presidente Grasso stralcia solo una norma sullo spostamento dell'osservatori sui servizi pubblici locali dal ministero dello Sviluppo a Palazzo Chigi
Legge di Stabilità, al via l’iter al Senato. Ma prima manca 4 volte il numero legale
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E’ iniziata la sessione di bilancio al Senato. Il presidente Piero Grasso, nelle comunicazioni all’Aula che hanno dato il via ufficiale all’iter della Finanziaria, ha stralciato una sola norma (tra le varie proposte dalla commissione Bilancio di Palazzo Madama) che sposta l’osservatori per i servizi pubblici locali dal ministero dello Sviluppo a Palazzo Chigi. Da subito le commissioni potranno esaminare il testo della legge di bilancio. Ma l’inizio dell’esame della legge di Stabilità è stato sofferto. Per quattro volte, infatti, in Aula al Senato, è mancato il numero legale e la presidente di turno Linda Lanzillotta (Pd) è stata costretta a interrompere i lavori e rinviarli in attesa che le presenze dell’assemblea fossero sufficienti per proseguire. Una situazione che si è ripetuta anche durante le votazioni sugli emendamenti al “collegato ambientale”. Il punto ad ogni modo non è politico, ma di semplice presenza dei senatori al ridosso del fine settimana, nonostante si tratti di un giovedì mattina e in agenda ci sia una delle leggi perno dell’attività del Parlamento.

Nel frattempo la commissione Bilancio aveva dato parere positivo sui vincoli di copertura economica, ma la presidenza si era presa tempo per valutare la proposta di stralci avanzata dalla commissione. Il testo per la legge di bilancio arriverà all’esame dell’assemblea la prossima settimana.

La commissione aveva espresso dubbi su poche norme, a partire da quelle relative alla ragionevole durata del processo e lo spostamento dell’osservatorio sui servizi pubblici locali alla presidenza del Consiglio che presentano misure di carattere “ordinamentale”. I commissari hanno chiesto poi di precisare che tutte le misure previste in via “transitoria” tra il superamento del patto di stabilità interno degli enti locali e l’entrata in vigore del pareggio di bilancio devono essere valide “per il solo 2016”. Nel parere la commissione salva invece la proroga degli interventi per la messa in sicurezza degli uffici giudiziari di Palermo perché la norma “pur astrattamente connotata da carattere localistico, potrebbe essere utile a garantire il corretto funzionamento degli uffici giudiziari che altrimenti ne soffrirebbero, generando in tal modo ritardi nell’amministrazione della giustizia, con conseguenti oneri per il bilancio dello Stato”.

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