Nel 2014 le prestazioni assistenziali versate dall’Inps, cioè quelle finanziate dalla fiscalità generale e non dai contributi, hanno comportato uscite per oltre 25 miliardi di euro, con un incremento dello 0,7% (180 milioni) rispetto al 2013. Il dato emerge dal ‘Bilancio sociale Inps 2014′ presentato a Roma, che ricorda anche come nel 2014 l’istituto abbia avuto un risultato di esercizio negativo per 12,48 miliardi, dopo il rosso di 12,8 del 2013, e un disavanzo finanziario di 7 miliardi. L’anno scorso il personale dell’Inps è diminuito di 1.129 unità, scendendo a 30.837.

Per quanto riguarda le prestazioni assistenziali, il bilancio rileva in particolare un aumento dell’1,2% di pensioni sociali, assegni sociali e vitalizi, con un incremento di spesa in valore assoluto di 178 milioni di euro. Le prestazioni di invalidità civile sono passate dai 17 milioni del 2013 ai 17,1 del 2014. Diminuisce invece dell’8,8%, 207 milioni di euro, la spesa per le pensioni ante 1989 ai coltivatori diretti, coloni e mezzadri. Sale dell’11,5%, a 1,2 miliardi, la spesa per i pensionamenti anticipatiLe nuove pensioni previdenziali liquidate nel 2014 ammontano a quasi 560mila, con un decremento rispetto all’anno precedente sia nel numero, sia nell’importo complessivamente erogato. In particolare, scende del 6,2% il totale dei nuovi assegni e del 5,1% la spesa complessiva annua, mentre l’importo medio lordo mensile delle prestazioni Ivs (invalidità, vecchiaia, superstiti) cresce dell’1,2%.

Sempre nel 2014 la spesa per prestazioni sociali e creditizie, finanziata con il gettito contributivo e con le somme rimborsate dai beneficiari, è stata pari a circa 1, 9 miliardi, con una diminuzione di circa 124 milioni (-5,9%) rispetto ai 2,1 miliardi del 2013. Le prestazioni di welfare integrativo offerte dall’istituto comprendono quelle creditizie, cioè prestiti e mutui a tassi agevolati, e servizi di supporto per l’educazione dei giovani e per l’assistenza agli anziani. La prestazione creditizia più diffusa continua a essere l’erogazione dei piccoli prestiti, con una spesa per il 2014 di 790 milioni di euro che, rispetto agli oltre 863 milioni di euro del 2013, presenta una diminuzione dell’8,5%. Anche per il numero dei beneficiari risulta una riduzione del 4,8% (86.584 mila utenti rispetto ai 90.961 del 2013). La consistenza finanziaria degli interventi per gli anziani ha registrato un incremento del 148% rispetto all’anno precedente, passando da circa 63 milioni del 2013 a circa 157 milioni del 2014. Tale incremento è derivato dall’aumento dell’11,5% del numero dei beneficiari risultato pari a 35.141 unità nel 2014 (31.516 del 2013).

Oltre a queste prestazioni l’istituto eroga ogni anno, mediamente, più di 122 milioni di euro per le attività sociali destinate ai giovani, figli e orfani di assicurati o pensionati. Il numero di tali prestazioni sociali ai giovani erogate nel 2014 è risultato pari a 59.056, con un incremento dell’11,7% rispetto alle 52.874 del 2013. A fronte dell’aumento del numero delle prestazioni erogate nell’anno 2014, si è rilevato un decremento della spesa del 4%: dai 127,2 milioni del 2013 ai 122,1 milioni del 2014.

Articolo Precedente

Deutsche Bank, spunta anche l’errore estivo: versati per sbaglio 6 miliardi a cliente

next
Articolo Successivo

Crisi, Boehringher Italia taglierà il 30% della forza lavoro: a casa 176 dipendenti

next