Il mondo FQ

Riforma Rai, no a pregiudiziali. Proposta Pd: “Pubblici stipendi oltre 200mila euro”

Respinti i testi presentati da Sel, FI, Lega Nord, M5s e FdI sulle questioni di legittimità costituzionale. I relatori di maggioranza hanno presentato in commissione emendamenti su compensi, nomine del cda, appalti e rinnovo della concessione
Riforma Rai, no a pregiudiziali. Proposta Pd: “Pubblici stipendi oltre 200mila euro”
Icona dei commenti Commenti

E’ iniziato il percorso del ddl Rai alla Camera. Sono state respinte le cinque pregiudiziali di costituzionalità presentate dalle opposizioni, Sel, Forza Italia, Lega Nord, M5s e Fratelli d’Italia: 145 i voti favorevoli, 262 i contrari. In mattinata sono anche stati depositati dai relatori cinque emendamenti. Le proposte di modifica riguardano, tra l’altro, la consultazione pubblica da effettuare prima del rinnovo della concessione e la normativa sugli appalti. Inoltre la Rai dovrà rendere pubblici i compensi dei “soggetti, diversi dai titolari di contratti di natura artistica, che ricevano un trattamento economico annuo omnicomprensivo a carico della società pari o superiore a 200mila euro“.

Gli emendamenti toccano anche la selezione dei componenti del cda dell’azienda di designazione della Camera e del Senato. L’avviso di tale procedura deve essere pubblicato nei siti internet della Camera, del Senato e della Rai, almeno sessanta giorni prima della nomina e le candidature devono arrivare almeno trenta giorni prima.

Le opposizioni si preparano alla battaglia parlamentare: “Il modo in cui il governo sta portando avanti la riforma della governance Rai è emblematico: mesi di chiacchiere, conferenze stampa, tweet per far credere ai cittadini di voler allontanare la politica dalla Rai – Poi arrivano i fatti a smentire le promesse annunciate – ha scritto su Facebook il presidente della Commissione di Vigilanza sulla Rai, Roberto Fico – Nulla cambia rispetto alla legge Gasparri. Anzi, se possibile, si peggiora”.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione