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Salento, aggrediscono un ambulante e tentano di annegarlo. Nell’indifferenza generale

Il fatto è accaduto sulla spiaggia di Torre Chianca. Domenica pomeriggio due pregiudicati hanno aggredito un diciassettenne della Nuova Guinea. I due sono stati arrestati dalla polizia con l'accusa di tentato omicidio.
Salento, aggrediscono un ambulante e tentano di annegarlo. Nell’indifferenza generale
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Prima lo aggrediscono, poi tentano di annegarlo nelle acque del Salento. Due pregiudicati leccesi sono stati arrestati dalla polizia con l’accusa di tentato omicidio nei confronti di un venditore ambulante 17enne della Nuova Guinea, in regola con il permesso di soggiorno. L’episodio, che è accaduto a Torre Chianca nel lido ‘La Cambusa’, risale al pomeriggio di domenica 26 luglio, quando – secondo quanto ricostruito dagli inquirenti – Mirko Castelluzzo (37 anni) e Federico Ferri (25), avrebbero sottratto un paio di occhiali da sole al giovane venditore. Vistosi sottrarre la merce il ragazzo ha tentato di farsela restituire. A quel punto i due avrebbero iniziato a picchiarlo, finendo poi per trascinarlo in mare, dove – secondo quanto dichiarato dalla vittima alla polizia – lo avrebbero costretto con la testa sott’acqua.

Il ragazzo sarebbe poi riuscito a divincolarsi, sfuggendo alla furia della coppia di pregiudicati. Il giovane extracomunitario, stremato e dolorante, non ha trovato nessun aiuto da parte dei bagnanti, sembra infatti che nessuno abbia voluto intervenire in sua difesa. La polizia è stata allertata da una telefonata anonima e all’arrivo delle due volanti gli agenti sono stati circondati e accolti malamente, consentendo così di coprire la fuga di uno dei due aggressori. L’ambulante è stato poi derubato dell’incasso giornaliero (circa 40 euro) e bersagliato da insulti razzisti. Il giovane è stato poi accompagnato in ospedale, dove gli sono state medicate le ferite ed è stato dimesso con una prognosi di dieci giorni.

A poche ore dall’aggressione un ordigno rudimentale è stato fatto scoppiare nello stesso stabilimento balneare: la deflagrazione ha provocato danni alla struttura in muratura, ad alcune cabine e a un magazzino. La polizia non esclude che l’esplosione sia una ritorsione messa in atto dagli amici degli arrestati.

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