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Elezioni Regno Unito, le ‘dame rosse’ in corsa: la Merkel della Scozia, l’indipendentista gallese e la verde anti-monarchica

Nicola Sturgeon, Leanne Wood e Natalie Bennett: sono le leader di Scottish National Party, Plaid Cymru (partito autonomista gallese) e Verdi: i tre volti femminili delle elezioni politiche britanniche, attrici di un’intesa tattica orientata a sinistra per cercare di conquistare un ruolo di ago della bilancia
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La Merkel della Scozia, l’indipendentista gallese e la verde anti-monarchica. Nicola Sturgeon, Leanne Wood e Natalie Bennett. Sono tre le dame di ferro della nuova generazione, attrici di un’intesa tattica orientata a sinistra per cercare di conquistare un ruolo di ago della bilancia alle elezioni politiche britanniche.

NICOLA STURGEON – Quarantaquattro anni, leader degli indipendentisti scozzesi dello Scottish National Party, non concorre per un seggio nelle elezioni di domani ma per molti potrà essere decisiva dopo il voto ed è di gran lunga la più forte delle tre lady emergenti della politica britannica. Il suo partito potrebbe fare incetta di collegi nella roccaforte scozzese, e secondo alcuni arrivare addirittura al ‘cappotto’ con 59 seggi su 59. L’hanno soprannominata la Merkel della Scozia, più per il taglio di capelli a caschetto, i tailleur demodè e la determinazione che per le sue politiche, lontane anni luce da quelle della leader tedesca e molto vicine alla sinistra tradizionale. Sturgeon invoca un accordo con il Labour Party ed è pronta a spingere Ed Miliband a Downing Street pur di farla finita con l’austerità dei conservatori. Le sue avance sono state finora respinte, ma lei si mostra sicura di poter avere un ruolo determinante nel futuro di quel Paese che il suo partito avrebbe voluto abbandonare. A settembre è subentrata ad Alex Salmond, ex leader dei nazionalisti scozzesi, dopo la sconfitta dell’Snp nel referendum sull’indipendenza della Scozia dalla Gran Bretagna. E adesso guarda a Londra: pronta (per ora) ad accantonare la secessione per puntare al governo britannico.

LEANNE WOOD – Quarantatre anni, è capo del Plaid Cymru, il partito autonomista gallese. E’ un’altra donna leader da tenere sott’occhio domani. In un voto che sembra voler premiare i partiti locali, il suo schieramento potrebbe conquistare cinque seggi a Westminster rispetto ai tre attuali. Prima donna a guidare il Plaid Cymru è di orientamento socialista in economia come la Sturgeon, ma anche repubblicana e a favore di un “Galles libero“, anche se da posizioni più moderate rispetto ai secessionisti scozzesi dell’Snp.

NATALIE BENNETT – Quarantanove anni, è la leader dei Verdi. Nata in Australia, è poi diventata cittadina del Regno Unito. Il suo partito parte da un solo seggio alla Camera dei Comuni e conta di conquistarne altri con sondaggi che lo collocano al 5-7% delle intenzioni di voto. Il suo è un programma dichiaratamente anti-monarchico. Chiede che il ruolo della regina diventi puramente cerimoniale e che la House of Lords sia trasformata in un camera elettiva. Nei suoi piani, la regina Elisabetta verrebbe sfrattata da Buckingham Palace: e al massimo lo Stato le potrebbe concedere una casa popolare.

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