Il mondo FQ

Charlie Hebdo e la libertà di vignetta: Voltaire dove lo mettiamo?

Icona dei commenti Commenti

Ho un dubbio: ma tutte queste vignette piene di matite, gomme da cancellare, penne e pennarelli che in queste ore si oppongono orgogliose e sanguinanti a mitra, uomini neri e tagliatori di teste sono davvero Charlie? Chi avrebbe mai giustiziato dei vignettisti perché avevano disegnato… matite?

C’e’ chi pensa che la satira di Charlie fosse volgare, offensiva e spesso gratuita. Può anche essere, ma Voltaire dove lo mettiamo? della serie: “Non condivido ciò che dici ma sarei disposto a dare la vita affinché tu possa dirlo”.
Allora invece di pubblicare tutte ‘ste vignette con matite spezzate, sparate, morte, portate in spalla, seppellite, risorte, ascese al cielo e sedute alla destra del padre, non era più giusto stampare direttamente quelle sporche, brutte e cattive di Charlie?

Ps.
Perbacco! Leggo ora che Santanché vuole fare Charlie in Italia… tempi duri per meridiani e parallele!
Manca solo che Boko Haram apra uno sportello contro la violenza sulle donne…

 

→  Sostieni l’informazione libera: Abbonati rinnova il tuo abbonamento al Fatto Quotidiano

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione