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Gioco d’azzardo, contro la ludopatia l’Asl insegna a giocare a poker e alla roulette

Può sembrare un controsenso, una provocazione, ma è quanto si propone di fare la mostra didattica-interattiva intitolata "Sicuro che sia un gioco?" inaugurata a Mantova
Gioco d’azzardo, contro la ludopatia l’Asl insegna a giocare a poker e alla roulette
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All’Asl di Mantova si gioca d’azzardo per combattere il continuo incremento delle ludopatie, le dipendenze patologiche da gioco che, spesso, portano alla rovina economica chi ne è affetto. Può sembrare un controsenso, una provocazione, ma è quanto si propone di fare la mostra didattica-interattiva intitolata “Sicuro che sia un gioco?”, sostenuta da Regione Lombardia nell’ambito delle iniziative messe in campo per combattere il fenomeno della ludopatia, e inaugurata lunedì 17 novembre, al terzo piano della sede Asl. Dove qualche tempo fa c’erano uffici, scrivanie e punti d’ascolto fino al 16 dicembre ci sarà un vero e proprio casinò con tavolo della roulette, banco del poker, videoslot, punto dell’estrazione dei numeri del lotto e spazio “gratta e vinci”.

L’idea che sta alla base di questa iniziativa è quella di combattere le dipendenze da gioco d’azzardo conoscendolo, svelandone i segreti, i trucchi e le bassissime probabilità di vittoria. “Qualcuno ci ha mosso la critica – spiega Francesco Salvi, operatore del Sert di Mantova e referente scientifico della mostra – che facendo giocare i giovani, e meno giovani, alla roulette, piuttosto che al poker o alle videolottery li iniziamo al gioco d’azzardo. Ma quello che noi intendiamo fare è renderli consapevoli attraverso l’esperienza, per fare in modo che sappiano quante insidie si nascondono dietro a queste pratiche ludiche. Una ricerca diffusa dal Cnr dimostra che nelle regioni dove il gioco è più diffuso è più basso il rischio patologico. E questo perché a giocare sono persone consapevoli, che conoscono i trucchi dell’azzardo e riescono a salvaguardarsi”.

Ci sarà un vero e proprio casinò con tavolo della roulette, banco del poker, videoslot, punto dell’estrazione dei numeri del lotto e spazio “gratta e vinci”

La mostra è rivolta ai giovani studenti delle scuole superiori, ma anche a gruppi di cittadini che intendano prendere parte a un percorso di conoscenza molto interessante. Un percorso strutturato e guidato da esperti di matematica e di dipendenze. “Prima di tutto – precisa Valter Grusetta, organizzatore della mostra e operatore del Sert di Mantova – diamo una serie di nozioni matematiche e statistiche, con particolare attenzione al calcolo delle probabilità. In secondo luogo passiamo a dimostrare, attraverso i giochi, quanto sia più probabile che un meteorite cada sulla terra, piuttosto che vincere al Superenalotto. Da ultimo andiamo nella sala dove ci sono la roulette, la videoslot e il banco del poker. Giochiamo con i visitatori, facciamo vedere quanto le teorie statistiche e matematiche possano applicarsi a questi giochi, dimostrando le bassissime possibilità di vittoria. E anche quando si vince, le statistiche dimostrano che non si rientra mai di quanto si è speso”.

L’iniziativa nasce, come detto, per combattere un fenomeno in continua espansione, aiutato anche dalla crisi che porta a cercare soluzioni facili

L’iniziativa nasce, come detto, per combattere un fenomeno in continua espansione, aiutato anche dalla crisi economica che porta a cercare soluzioni facili. L’Italia è ai primi posti mondiali per numero di giocatori d’azzardo e la Lombardia è al primo posto in Italia: “Il 2,5% dei giocatori italiani – spiega Grusetta – è rappresentato da giocatori patologici, parliamo di un milione mezzo di persone. Siamo al 35esimo posto mondiale per quantità di soldi giocati e quella del gioco d’azzardo è la quarta industria italiana per fatturato. A preoccupare è un altro dato relativo ai giovani: in tre anni sono aumentati dal 40 al 60 % i ragazzi che giocano d’azzardo. E il problema è sociale, in quanto lo Stato autorizza i giochi al centro della mostra poiché incassa soldi. Ma allo stesso tempo spende risorse per organizzare percorsi di recupero per ludopatici”. Per informazioni telefonare allo 0376 334304 o inviare una email a dipartimento.dipendenze@aslmn.it.

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