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Lazio, corruzione nella sanità: confiscati beni per 20 milioni di euro a Lady Asl

Anna Iannuzzi e il marito Andrea Cappelli erano già noti per lo scandalo della sanità nella regione Lazio. La confisca comprende rapporti finanziari e undici immobili.
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Undici immobili e numerosi rapporti finanziari. Valore complessivo: 20 milioni di euro. E’ questo l’ammontare del patrimonio confiscato dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma ai coniugi Andrea Cappelli e Anna Iannuzzi, già nota come Lady Asl. La confisca arriva dopo la richiesta della Procura di Roma che aveva già ordinato il sequestro, nell’estate 2013, del patrimonio dei coniugi, ritenuti socialmente pericolosi poiché stabilmente dediti ad attività delittuose sin dal 1997. Inoltre, è stata evidenziata una netta sproporzione tra il patrimonio accumulato negli anni e il reddito dichiarato al Fisco.

La coppia era già nota alle cronache perché al centro dell’indagine della Procura di Roma che, tra il 2005 e il 2009, fece emergere un sistema di corruzione nella sanità laziale, basato sul coinvolgimento di diversi funzionari pubblici delle Asl romane e sull’indebita erogazione di milioni di euro a società fantasma, riconducibili proprio a Cappelli e Iannuzzi. Lady Asl e consorte avevano dunque subito un primo sequestro di beni per un ammontare di 40 milioni di euro ed erano stati condannati (con sentenza definitiva) per associazione a delinquere, falso materiale, corruzione, truffa aggravata e frode processuale. I beni sequestrati erano poi stati restituiti al Servizio Sanitario Regionale del Lazio.

 

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