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James Foley, il consigliere M5S: “Un caso l’uscita del video della decapitazione?”

Il consigliere regionale del Piemonte Davide Bono: "Possibile che il filmato su Foley sia uscito proprio oggi?". Nello stesso giorno Renzi è andato in Iraq e le commissioni parlamentari hanno votato sull'invio di armi ai curdi. Poi la precisazione su facebook: "Non ho inteso collegare il video alla visita del premier"
James Foley, il consigliere M5S: “Un caso l’uscita del video della decapitazione?”
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“Ma non è un po’ una coincidenza che il video della decapitazione del giornalista americano sia uscito proprio oggi??? #M5S”. A sospettare un “complotto” e a dar voce ai propri dubbi in un tweet è Davide Bono, consigliere della Regione Piemonte per il Movimento 5 Stelle e già candidato governatore. Il riferimento è al fatto che proprio per il 20 agosto erano programmate la visita di Matteo Renzi in Iraq e il voto nelle commissioni di Camera e Senato sull’invio di armi ai curdi (sul quale il M5s ha votato no). Per giunta un paio di giorni prima si era accesa la polemica sull’intervento di Alessandro Di Battista sulla crisi irachena

 

Ma la Rete non gradisce e si scatena. Qualcuno cerca di difenderlo, ma piovono tweet contro Bono e la tesi complottista: “Grazie per questo nuovo capitolo della cialtroneide”, scrive un utente; “ma ci sei o ci fai?”, chiede sprezzante un altro. Un follower ironizza: “Hai vinto un biglietto gratuito per andare a discutere di pace con i militanti dell’Isis”. 

Inutile anche il tentativo di puntualizzare e precisare dello stesso Bono che, poche ore dopo, amplia le sue affermazioni, questa volta su Facebook. “Non ho mai inteso collegare il video della decapitazione del giornalista Usa alla visita di Renzi”. Affermazione a cui Bono aggiunge tuttavia un nuovo elemento di dubbio: “Il giornalista – ipotizza – potrebbe essere stato brutalmente ammazzato mesi o settimane fa ed il video essere un falso Usa per giustificare i bombardamenti all’opinione pubblica Usa e Gb”. L’M5S, aggiunge ancora il consigliere, “vuole fermare l’Isis con meno morti possibile, come ha chiesto il pontefice, magari usando la forza deterrente dei caschi blu”. Agli americani Bono suggerisce: “La prossima volta che addestrate ed armate dei musulmani mettete anche un chip di controllo sottocutaneo”. E a chi lo critica dice: “Non siate pecore belanti, accendete il cervello perché la verità non è mai quella venduta pubblicamente”. Anche stavolta, tuttavia, l’ironia non manca nei commenti: “Gombloddo. Scie chimiche! Alieni! Massoni! Bildeberg o come diavolo si scrive – scrive un utente – Chip sottopelle. Ciop sottochiappa. Cip con le ghiande”. 

 

 

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