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“Sigarette elettroniche, salute a rischio”. A Torino chiuse indagini su 2 società

Quattro le persone indagate dalla Procura di Torino accusati di aver commercializzato prodotti a rischio per la salute. Il lavoro del pm Raffaele Guariniello nasce dalle analisi sulle sostanze contenute nelle e-cig: acroleina, t-butilbenzene e acetaldeide
“Sigarette elettroniche, salute a rischio”. A Torino chiuse indagini su 2 società
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Sigarette elettroniche potenzialmente pericolose per la salute. E’ quanto emerge dalle indagini della Procura di Torino su due società che commercializzavano nel Torinese le e-cig. Il pm Raffaele Guariniello contesta a tre amministratori di una azienda che produce le sigarette elettroniche a Desenzano e Piacenza e a un dirigente di una ditta di Moncalieri (Torino), che commercializza il prodotto importato dalla Cina, di aver messo sul mercato prodotti che mettono a rischio la salute. Secondo le analisi affidate dal magistrato a dei consulenti, il liquido della ricarica e la sostanza vaporizzata contenevano acroleina, t-butilbenzene e acetaldeide, sostanze con potenzialmente cancerogene.

Il pm Guariniello, noto per aver indagato sul disastro della ThyssenKrupp e sulle morti causate dall’amianto della Eternitaveva aperto una dozzina di indagini l’anno scorso dopo un maxi sequestro fatto dai carabinieri del Nas in alcuni negozi di sigarette elettroniche del Torinese. La scorsa settimana le prime chiusure dei fascicoli su due casi, a cui si aggiungono i due di questi giorni.

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