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Google sfida Amazon sul mercato dei libri: alleanza con Barnes & Noble

I punti vendita che usano Google shopping express possono consegnare a Manhattan, West Los Angeles e della baia di San Francisco nello stesso giorno in cui viene effettuato l'ordine
Google sfida Amazon sul mercato dei libri: alleanza con Barnes & Noble
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Google si allea con Barnes & Noble contro Amazon. Dopo che la società di Jeff Bezos ha annunciato di avere allargato ad altre dieci città il suo servizio di consegna in un giorno, da Mountain View, sede di Big G, arriva la risposta sempre all’insegna della logistica. La partnership con la catena di librerie prevede che a partire da giovedì 7 agosto gli abitanti di Manhattan, West Los Angeles e della baia di San Francisco possano ricevere libri, riviste e giochi tramite i negozi di Barnes & Noble che utilizzano il Google shopping express per ricevere l’ordine nello stesso giorno. La consegna è gratuita per gli abbonati al servizio di Google e costa 4,99 dollari agli altri. La tariffa è inferiore a quella di Amazon che chiede 5,99 dollari agli iscritti al servizio Prime e 9,98 dollari agli altri utenti.

Lanciato nel 2013 il Google shopping express ha comportato un investimento di 500 milioni di dollari per mettere in campo una flotta di veicoli e un network di corrieri per la consegna delle merci. Per Tom Fallows, responsabile del servizio di consegne della società, il servizio risponde a un bisogno degli utenti che “quando leggono la recensione di un libro interessante desiderano un servizio veloce per acquistare e avere subito il volume”. Un servizio per assecondare quelli che possono essere definiti come acquisti d’impulso e che va a fare concorrenza ai libri, il core business di Amazon.

Così Google cerca anche di approfittare del momento di difficoltà di Amazon in guerra con Hachette, al quale riserva un trattamento speciale come la lentezza nella consegna dei suoi libri. Per la catena di librerie, invece, si tratta di un’altra mossa per reagire alla supremazia della società di Jeff Bezos. Un successo che l’ha costretta a chiudere 63 negozi negli ultimi cinque anni e che ha comportato anche un forte calo delle vendite del suo e-reader Nook. La partnership diventa dunque un test per migliorare la visibilità del proprio servizio online e aumentare le vendite nei negozi “fisici”. “E’ nostra intenzione collegare il digitale con la catena di punti vendita”, ha spiegato Michael P. Huseby, ceo della società che è in cerca di una nuova fascia di clientela.

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