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Marijuana a domicilio in Usa, a Seattle si potrà ordinare con un’app

L'idea è venuta dopo la legalizzazione della cannabis nello stato di Washington a due intraprendenti studenti che hanno preso a modello per l’appunto il servizio di taxi Uber. Chiunque sia in possesso del tesserino per il consumo della cannabis a scopo medico potrà fare l'ordine permettendo al cliente di scegliere su un menù di varie qualità e ordinarne quantità da uno a 30 grammi
Marijuana a domicilio in Usa, a Seattle si potrà ordinare con un’app
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Marijuana a domicilio? A Seattle ora c’è un’app. Si chiama Canary e funziona con lo stesso metodo di Uber, l’applicazione che permette di noleggiare un’auto con autista. Un business quello della droga legale entro il 2018 varrà 6 miliardi di dollari. 

L’idea è venuta dopo la legalizzazione della cannabis nello stato di Washington a due intraprendenti studenti che hanno preso a modello per l’appunto il servizio di taxi via web che sta spopolando su entrambe le coste dell’Atlantico. Canary consente ai consumatori di spinelli di ordinarli via iPhone e seguire la consegna passo passo fino alla porta di casa propria.

I due “creativi” della marijuana libera si chiamano Josiah Tullis e Megh Vakharia: Canary dovrebbe debuttare nella ex capitale del “grunge” in luglio e Josiah e Megh stanno cercando di assumere autisti da Uber e da Lyft, un altro servizio di noleggio auto privato che opera a San Francisco. Il servizio a richiesta, di cui parla anche il quotidiano britannico Independent, sarà disponibile a chiunque sia in possesso del tesserino per il consumo della cannabis a scopo medico. La app permette al cliente di scegliere su un menù di varie qualità di marijuana e ordinarne quantità da uno a 30 grammi.

“Sappiamo che il fine settimana non volete uscire. Con Canary non ne avrete bisogno. I prodotti sono consegnati nella località di vostra scelta”, si legge sul sito web che promuove l’app. Ma Josiah e Megh non sono stati i soli a saltare sul carrozzone della marijuana libera nello stato di Washington.

L’Economist di questa settimana punta i riflettori su Evan Cox che fino a 18 mesi fa consegnava pizze a domicilio: fino a quando cioè, non gli si è accesa in testa la lampadina e ha fondato WinterLife, un altro servizio di consegna di cannabis a casa: “Èun prodotto più facile della pizza: non lo devi tenere in caldo e non va a male. E i clienti possono studiare il menu ma scegliere quando suoni alla porta”.

In realtà sia Evan che il duo di Canary stanno operando ai limiti della legalità: anche se è legale comprare la droga nello stato di Washington, la persona che la consegna è passibile di reato. Ecco perché Josiah e Megh insistono sul tesserino per la marijuana medica. Cox, per parte sua, si è registrato come impresa sia in città che per lo stato, ma non può aprire un conto in banca per via delle regole federali. Così in aprile, quando si è trattato di pagare le tasse al Washington State Department of Revenue si è presentato con un rotolo di banconote: 167mila dollari in contanti.

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