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Ultimo aggiornamento: 10:37 del 5 Giugno 2014

M5S, Di Battista: “Farage? Né santo né dittatore”. Beghin: “La rete deciderà”

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“Non faccio parte di quella schiera che dipinge Farage come un santo, ma neanche di quella schiera che lo dipinge come il nuovo Pol Pot”. Alessandro Di Battista, deputato e golden boy del M5s, parla così del leader di Ukip, il partito indipendentista inglese. Di Battista ha sostituito sul palco Beppe Grillo che avrebbe dovuto chiudere ieri sera a Novi Ligure, provincia di Alessandria, la campagna elettorale del M5s per il ballottaggio di domenica prossima. “È su” dice la neo-eletta a Strasburgo Tiziana Beghin, riferendosi ai colloqui che Grillo sta facendo a Bruxelles per la creazione dei gruppi nel Parlamento europeo. “Siamo vicini a Farange per quanto riguarda la politica economica – conclude la Beghin – vero che su altri punti siamo in sintonia con i Verdi. Secondo me le possibilità sono aperte per entrambe le opzioni. È giusto che sia la rete a decidere”  di Cosimo Caridi

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