Ci sono registi di cui hai adorato i primi film, che poi finiscono per perdersi e iniziare a produrre solo grandi delusioni. Succede non solo nel cinema, ma in tutti i campi dell’arte, dalla musica alla scrittura, ad esempio. Sono pochi, i veri maestri, quelli che riescono a costellare una carriera solo di film riusciti. Ma sono pochi anche quelli che dopo un grande esordio sembrano perdere la retta via, ma poi sanno nuovamente sorprendere con un nuovo film. È il caso di Sally Potter, e del suo Ginger and Rose.

La regista – Sally Potter è una regista londinese, oggi sessantacinquenne. In trent’anni ha girato sette film, oltre a svolgere attività come autrice teatrale e coreografa. I suoi due film di maggior successo sono Orlando, del 1992, con Tilda Swinton e Billy Zane, e The Man Who Cried – L’uomo che pianse, del 2000, con Johnny Depp, Cate Blanchett e Christina Ricci. Nel 2010 il MoMA di New York le ha dedicato una retrospettiva.

Gli interpreti – Le due attrici che interpretano i personaggi del titolo sono Elle Fanning e Alice Englert. La prima, sorella minore di Dakota, è già conosciuta al grande pubblico per i ruoli in Somewhere (vincitore a Venezia nel 2011) e Super 8, e sarà la prossima principessa Disney in Maleficent. La seconda, australiana, è figlia di Jane Campion ed è stata protagonista di Beautiful Creatures – La sedicesima luna. Nel cast troviamo poi nomi importanti come Christina Hendricks (Mad Men), Alessandro Nivola (American Hustle) e Annette Bening (American Beauty).

La trama – Ginger e Rosa sono nate lo stesso giorno, durante lo scoppio della bomba a Hiroshima, e diciassette anni dopo sono ancora amiche inseparabili. Ma la loro adolescenza è turbata dalla minaccia di un attacco nucleare e dai problemi familiari di Ginger, il cui padre, pacifista convinto, avrà influenze ben diverse su di lei e sull’amica.

La recensione – E’ un film estremamente semplice, Ginger and Rosa. Chi ha visto i precedenti film di Sally Potter ne ricorderà una ricerca visiva e narrativa quasi sperimentale, confluita negli ultimi due non riuscitissimi film, uno fatto di dialoghi in pentametro giambico (Yes), l’altro di interviste su fondali colorati (Rage). Questa volta, il registro è decisamente diverso, molto meno ricercato e patinato. Forse perché fortemente autobiografico, Ginger and Rosa non è altro che il racconto del passaggio all’età adulta di due giovani ragazze, amiche da sempre ma, improvvisamente, tanto diverse tra loro. L’ambientazione è quasi teatrale, sia nelle scene girate in casa, che in quelle ambientate in una Londra periferica, che potrebbe essere tranquillamente una qualsiasi altra città europea. Perché non è l’ambientazione che conta per la regista. E nemmeno le tematiche che fanno da sfondo, cioè la paura del nucleare e il pacifismo come ideale di vita, trattati come stereotipi utili solo al fine di raccontare il vero tema del film. Cioè la mancanza di comunicazione tra le differenti generazioni e le difficoltà nel diventare adulti da parte di una ragazza che non può riuscire, da sola, a scegliere il giusto modello da seguire per crescere. Il film si regge così sull’interpretazione di Elle Fanning, ancora una volta davvero intensa e capace di rappresentare un’escalation di sentimenti che la porteranno a un emozionante, e disturbante finale. Tutto il resto ruota attorno a lei, e Sally Potter è davvero abile a mantenere il racconto su un delicato equilibrio, quello che invece sembrava aver perso nei precedenti film. 

Il commento del critico – “Un film quasi perfetto, ben girato e montato, straordinariamente recitato e sentito nel profondo” – Colin Covert, Minneapolis Star Tribune

La citazione – “We had a dream that we would always be best friends. When we were born, for some it was the end. Now it seems there may not be tomorrow. But despite the horror and the sorrow, I love our world. I want us all to live.”.

Homevideo – Nell’edizione inglese del film sono presenti diversi contenuti extra, compreso il commento audio della regista, un documentario sul making of, diverse scene tagliate e oltre due ore di interviste al cast e alla crew del film. Sono disponibili sul web i sottotitoli in italiano.

Trailer 

Articolo Precedente

Mickey Rooney, morto l’attore di “Colazione da Tiffany”

next
Articolo Successivo

Spike Jonze, retrospettiva sul regista e sceneggiatore premio Oscar di Her

next