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‘Pulizia’ dopo scandali. Appello di Lerner, Levi Della Torre e Ovadia agli ebrei italiani

Dopo lo scandalo dell'Ospedale israelitico di Roma e il buco scoperto nei conti della comunità ebraica di Milano, i tre intellettuali ammoniscono a non cadere nel "settarismo identitario" e a stare in guardia da "autoassoluzioni frettolose in nome della compattezza comunitaria"
‘Pulizia’ dopo scandali. Appello di Lerner, Levi Della Torre e Ovadia agli ebrei italiani
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La comunità ebraica “deve fare le pulizie di Pasqua“. Lavare i panni sporchi, insomma, e fare i conti con gli scandali che hanno coinvolto l’Ospedale israelitico di Roma (caso che ha portato alle dimissioni dell’allora presidente Inps, Antonio Mastrapasqua) e la comunità ebraica di Milano. A chiederlo sono Gad Lerner, Stefano Levi Della TorreMoni Ovadia, in una lettera aperta pubblicata sul sito del giornalista. “Avvertiamo da tempo il pericolo che leadership dedite a rapporti privilegiati col potente di turno, disinvolte nell’abbinare il settarismo identitario con le pratiche clientelari, danneggino seriamente la reputazione dell’ebraismo italiano”, scrivono i tre intellettuali. Che invitano a stare in guardia da “autoassoluzioni frettolose decretate in nome della compattezza comunitaria“, che “non fanno altro che aggravare la situazione” e “fomentano atteggiamenti di intolleranza nei confronti di chi dissente”.

L’appello nasce dalla notizia, uscita in questi giorni, che qualche mese fa la comunità milanese – oltre 6mila persone iscritte, attività che vanno dai servizi scolastici alla gestione della casa di riposo – ha scoperto un buco milionario nelle proprie casse. Responsabile, stando ai risultati delle prime verifiche (la procura ha aperto un’indagine per truffa), l’ex direttore amministrativo. Che per anni, prima di essere licenziato nel 2013, ha sottratto denaro “con modalità subdole e ingannevoli” e “approfittando della buona fede di tutti”, come ha denunciato in assemblea il presidente Walker Meghnagi. “Non avremmo mai ritenuto potesse verificarsi qualcosa di simile”, ha detto Meghnagi. E forse è proprio questo il problema, sostengono Lerner, l’architetto e saggista Levi Della Torre e il drammaturgo Ovadia, che definiscono la vicenda “caso di grave negligenza“.

I riferimenti al “settarismo”, ai “rapporti privilegiati” con i potenti e alle “pratiche clientelari”, invece, sono legati alla vicenda dell’Ospedale israelitico di Roma, che avrebbe truffato lo Stato per un totale di 85 milioni di euro attraverso un protocollo d’intesa illecito con la Regione Lazio e facendosi rimborsare semplici interventi ambulatoriali ai denti come se si trattasse di operazioni ortopediche invasive (medici e dirigenti, dunque, falsificavano le cartelle). Al vertice della struttura c’era Antonio Mastrapasqua, il manager dalle 25 cariche, tra cui la vicepresidenza di Equitalia e la presidenza dell’Inps, che ha dovuto lasciare all’inizio di febbraio proprio a causa di questo scandalo. Mastrapasqua non fa parte della comunità ebraica, ma come Lerner aveva sottolineato già allora, “riesce difficile escludere che tra i requisiti apprezzati nel prescelto (al momento della nomina da parte dei responsabili della comunità romana, ndr) figurassero anche le sue relazioni trasversali col mondo politico e con la burocrazia statale”. Adesso basta, dunque. Pulizia prima di Pasqua. Non c’è molto tempo: quella ebraica, Pesach, quest’anno cade dal 14 al 22 aprile.

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