Servizio di Nello Trocchia per “La Gabbia” (La7) sul caso dei 767 funzionari incaricati dell’Agenzia delle Entrate che, pur non essendo dotati di una qualifica e pur non avendo sostenuto un concorso, ricoprono ruoli dirigenziali. Si tratta di funzionari nominati da Attilio Befera, presidente di Equitalia e direttore dell’Agenzia delle Entrate, che, sorpreso da Trocchia, non risponde alle domande del giornalista. A sollevare la vicenda è stato Giancarlo Barra, segretario generale del sindacato Dirpubblica, che rivela: “Il caso è arrivato in tribunale. Nonostante le pronunce del Tar e del Consiglio di Stato e il rinvio alla Corte Costituzionale, l’Agenzia delle entrate continua ad agire in maniera imperterrita. Un funzionario dirigente guadagna quasi il doppio rispetto alla sua normale retribuzione”. Secondo il Tar, quindi, quelle nomine sono illegittime, ma, come spiega Trocchia, ci ha pensato la politica a risolvere l’impasse: nel 2012 ha approvato una sanatoria e attualmente questa norma sarà valutata dalla Corte Costituzionale. Viene quindi interpellato Enrico Zanetti, deputato di Scelta Civica, oggi nel nuovo governo Renzi e sottosegretario al Ministero dell’Economia. Il parlamentare stigmatizza “l’eccessiva autonomia” esercitata dall’Agenzia delle Entrate e apre al cambio di Befera alla guida dell’ente. Inevitabile la domanda: è a rischio la poltrona del direttore Befera? Il cronista prova a chiederlo ad alcuni esponenti della maggioranza: il senatore Ncd Giovanardi, il deputato Ncd Eugenia Roccella, il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, il deputato Pd Alfredo D’Attorre, l’europarlamentare ed esponente Pd Gianni Pittella. Tutti rispondono di non saperne nulla e che il problema non è di loro competenza

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