Il giornalista Andrea Camporese venerdì scorso è stato nominato amministratore di Terna, l’importante società a controllo pubblico e quotata in Borsa che possiede e gestisce la rete di trasmissione elettrica italiana. In parole povere, l’azienda guidata da Flavio Cattaneo si occupa di far funzionare gli elettrodotti. Camporese non è un cronista qualsiasi: dall’aprile del 2008 presiede l’Inpgi, l’ente previdenziale dei giornalisti, ed è approdato al board di Terna come indipendente in quota all’azionista di maggioranza, cioè la Cassa depositi e prestiti. Quest’ultima, che fa capo al ministero dell’Economia, ha inserito Camporese nella lista di candidati al cda del gruppo di Stato. Insomma, il neo consigliere ha il gradimento di Giulio Tremonti. E qui nascono problemi e polemiche.

Già, perché in base alla legge la gestione dell’Inpgi è sottoposta alla vigilanza, tra l’altro, del ministro dell’Economia. Possibile, allora, che il vigilante nomini il vigilato? Non sarebbe meglio che il responsabile di un istituto pensionistico tenesse le distanze dal ministro-controllore? Il rischio di un conflitto d’interesse è evidente. Di più: Camporese, 42 anni, giornalista Rai in aspettativa, l’anno scorso è stato eletto alla presidenza dell’Adepp, l’associazione che riunisce una ventina di enti previdenziali cosiddetti privatizzati. Ne fanno parte le casse di medici, avvocati, commercialisti, solo per citare le più importanti. E anche questi colossi, forti di attività per miliardi di euro investiti per lo più in immobili, sono sottoposti al controllo del governo, oltre che di un’apposita commissione parlamentare. Adesso però il loro rappresentante di categoria è stato spedito da Tremonti a fare il consigliere in una grande società pubblica. Qualcuno l’ha presa male. Protestano i farmacisti. Emilio Croce, presidente del loro ente previdenziale, sostiene che l’incarico di Camporese in Terna crea un pericoloso conflitto d’interesse. Meglio starsene fuori, allora. Meglio restare indipendenti dal governo. I notai sono schierati sulla stessa linea.

Il presidente dell’Inpgi taglia corto. “Inopportunità? Conflitto d’interessi? Non mi pare proprio”, dice Camporese. Il quale vuol chiarire di non aver avuto alcun contatto col mondo politico e “tantomeno con il ministro Tremonti”. Anche i dissensi interni all’organizzazione di categoria non lo preoccupano. “Si tratta di due casse su 20 che fanno parte dell’Adepp. Non mi sembra proprio una quota significativa”. Il presidente Inpgi chiede di essere valutato per le cose che farà e “non sulla base di ipotesi e sospetti”.

E le occasioni per valutare l’indipendenza di Camporese non mancheranno nel futuro prossimo. C’è per esempio l’annosa questione della qualifica giuridica delle casse previdenziali, che attualmente sono considerati enti di natura privata. Da più parti però si ritiene che questi organismi andrebbero sottoposti a una disciplina pubblicistica. Sarebbero, insomma, enti di diritto pubblico e come tali andrebbero sottoposti alle norme sugli appalti pubblici. E anche la gestione del patrimonio immobiliare sarebbe sottoposta a maggiori restrizioni. Il tema è stato sottoposto nel recente passato a governo e Parlamento senza che però sia stata trovata una soluzione definitiva. Resta il fatto che toccherà alla politica emettere un verdetto destinato a condizionare la vita degli enti nei prossimi anni. Ancora più sostanziale, nel senso che ci sono in ballo investimento per centinaia di milioni, è la questione del cosiddetto housing sociale, cioè la costruzione di abitazioni a prezzi contenuti destinati a famiglie a basso reddito.

Tremonti vorrebbe che una parte delle risorse per finanziare questi programmi, da gestire poi su base locale, venisse dalle Fondazioni bancarie e anche dalle casse previdenziali. Queste ultime però sembrano tutt’altro che entusiaste di aderire all’invito del ministro. Anche in questo caso il dibattito prosegue da anni. E Camporese, presidente Inpgi e neo consigliere di Terna, sarà chiamato a trattare la questione con il ministro Tremonti.

da il Fatto Quotidiano del 17 maggio 2011

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