Il mondo FQ

Regioni, come sta il nostro servizio sanitario?

Icona dei commenti Commenti

La prima parte dell’articolo 32 della Costituzione recita: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”. Secondo questi principi nel 1978 fu creato il Servizio Sanitario Nazionale. Il Ministero della Salute definisce il SSN un sistema che «garantisce l’assistenza sanitaria a tutti i cittadini senza distinzioni di genere, residenza, età, reddito e lavoro».

In quali condizioni si trova oggi il Sistema Sanitario Nazionale? Per quanto riguarda la qualità non ci sono dubbi che si collochi ancora tra le prime posizioni a livello mondiale. Tuttavia la crisi economica, il progressivo invecchiamento della popolazione e l’alto debito di alcuni Sistemi Sanitari regionali stanno indebolendo progressivamente la nostra sanità. Un recente studio dell’Università di Goteborg (Svezia) che ha messo a confronto la qualità di governo di 18 Paesi europei, compresa la condizione dei relativi Sistemi Sanitari, piazza il nostro SSN al decimo posto per qualità, all’undicesimo per i vantaggi offerti e al tredicesimo per equità nell’accesso ai servizi.

Scavando più a fondo per vedere la situazione delle 172 Regioni che compongono i 18 Paesi in analisi, emerge quello che è un problema mai superato della sanità italiana: l’enorme disparità esistente tra le varie regioni. Troviamo infatti che la provincia autonoma di Bolzano occupa il nono posto per qualità, ventiduesimo per vantaggi e cinquantesimo per equità, mentre la Calabria si trova all’ultimo posto per vantaggi ed al centosettantesimo per qualità ed equità. Molise, Puglia, Sicilia e Campania si trovano sempre nelle ultime 15 posizioni.

Questo dato ci pone di fronte ad una serie di problematiche che abbiamo cercato di affrontare in maniera molto semplice e sintetica in questa presentazione esplorando 3 casi emblematici della Sanità regionale italiana. Si tratta della Campania, caratterizzata da alto debito e scarsa qualità del servizio, del Piemonte, caso complesso con un servizio di buona qualità ed alto debito, ed infine dell’Emilia-Romagna, caratterizzata da un’elevata efficienza economica e servizio di alta qualità.

I tre casi in esame mostrano le criticità esistenti e le modalità d’intervento che potrebbero essere adottate su scala nazionale per migliorare l’efficienza del Servizio Sanitario e la sua sostenibilità economica.

di Fabio Cassanelli e Federico Tremoloso

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione