Il 14 novembre l’Aula della Camera eleggerà il membro dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni mancante, dopo le dimissioni ad inizio settembre del Prof Maurizio Decina. Lo ha stabilito oggi la conferenza dei capigruppo di Montecitorio. L’elezione di un componente in un momento così delicato può divenire un’ottima notizia o un pessimo segnale per i cittadini Italiani.
Le prossime partite che l’Agcom sarà chiamata ad adottare avranno, infatti, per la prima volta in Italia, un impatto determinante sul futuro della rete Internet. Non che non vi siano altri dossier delicati in ballo, ma i temi che interessano veramente ognuno di noi si contano sulle dita di una mano. Tra i dossier più caldi si segnalano la vicenda Telecom e la par condicio in caso di elezioni. L’affaire Telecom interessa però principalmente i salotti buoni della finanza e le mire espansionistiche di diversi gruppi Industriali, secondo una logica che ha visto l’operatore italiano di Tlc al centro di congiure di palazzo lontane da qualsiasi interesse (e possibilità di controllo) del cittadino medio. Il potere di Agcom sulla par condicio interessa da vicino i Partiti politici e i loro interessi ad acquisire o meno visibilità sui Media Tradizionali nelle sempre più probabili elezioni, a scapito dei diretti concorrenti.
La partita Internet e Agcom (sotto forma della Delibera sul diritto d’autore) riguarda invece tutti noi, dal momento che le fonti informative sul Web potrebbero essere fortemente condizionate da un intervento amministrativo di rimozione adottato senza il ricorso ad un Giudice. L’attuale collegio dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni è deciso a mettere mano al web, indifferente a qualsiasi dubbio sull’opportunità o meno di mettere mano attraverso strumenti repressivi ad un mondo che si muove alla velocità del suono.
E questa decisione arriverà subito dopo l’elezione del nuovo componente, ovvero nelle due settimane successive all’elezione del nuovo membro Agcom. L’elezione di un componente indipendente e competente è l’unica arma che i Cittadini, attraverso il Parlamento, hanno per riaffermare la libertà di informazione e di espressione sul web per i prossimi 7 anni. Il nuovo Membro sarà determinante per avallare questa scelta o per opporsi a questa decisione.
Speriamo che il Parlamento diversamente da ciò che è accaduto negli ultimi dieci anni, sia in grado di cogliere in pieno questa sfida.
Sostieni ilfattoquotidiano.it: mai come in questo momento abbiamo bisogno di te.
In queste settimane di pandemia noi giornalisti, se facciamo con coscienza il nostro lavoro,
svolgiamo un servizio pubblico. Anche per questo ogni giorno qui a ilfattoquotidiano.it siamo orgogliosi
di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi,
interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico.
La pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre dei ricavi limitati.
Non in linea con il boom di accessi. Per questo chiedo a chi legge queste righe di sostenerci.
Di darci un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana,
fondamentale per il nostro lavoro.
Diventate utenti sostenitori cliccando qui.
Grazie
Peter Gomez
GRAZIE PER AVER GIÀ LETTO XX ARTICOLI QUESTO MESE.
Ora però siamo noi ad aver bisogno di te.
Perché il nostro lavoro ha un costo.
Noi siamo orgogliosi di poter offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti ogni giorno.
Ma la pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre ricavi limitati.
Non in linea con il boom accessi a ilfattoquotidiano.it.
Per questo ti chiedo di sostenerci, con un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana.
Una piccola somma ma fondamentale per il nostro lavoro. Dacci una mano!
Diventa utente sostenitore!
Con riconoscenza
Peter Gomez