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Macchinista unico, indagato l’ad Soprano per violazione norme sicurezza

La procura di Roma ha notificato un invito a comparire. Una rivoluzione quella dell'agente solo in cabina varata due anni fa dopo un sofferto accordo con i sindacati e le Ferrovie in cambio di 900 assunzioni. L'indagine, nata a Genova, è stata trasmessa a Roma per competenza territoriale ed è legata ad alcune denunce su incidenti e guasti
Macchinista unico, indagato l’ad Soprano per violazione norme sicurezza
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Violazione di alcune norme sulla sicurezza sul lavoro. La Procura di Roma ha iscritto ne lregistro degli indagati l’amministratore delegato di Trenitalia, Vincenzo Soprano, nell’ambito dell’inchiesta sul cosiddetto “macchinista unico” a bordo dei treni. 

Al manager è stato notificato un invito a comparire ed entro questa settimana sarebbe stato fissato l’interrogatorio negli uffici di piazzale Clodio. L’iscrizione di Soprano ed altri funzionari di Trenitalia, secondo gli inquirenti, è “di pericolo” e non legata ad un evento specifico.

L’indagine, nata a Genova, è giunta a Roma per competenza territoriale ed è legata ad alcune denunce su incidenti e guasti arrivate nei mesi scorsi all’attenzione dei pubblici ministeri. Intanto la posizione di un altro manager, responsabile sicurezza di Trenitalia, si avvia ad essere archiviata dopo che il dirigente, sentito dal pm nei giorni scorsi, ha fornito chiarimenti agli inquirenti

Una rivoluzione, quella del macchinista unico, varata due anni fa dopo un sofferto accordo con i sindacati e le Ferrovie in cambio di 900 assunzioni e che portò in cabina di guida un solo operatore supportato da tecnologia all’avanguardia. A firmare l’accordo furono Cgil, Cils, Uil, Ugl e Fast. Ad opporsi e non firmare l’Orsa che raccolse numerosi dossier sulle controindicazioni in materia di sicurezza nel lasciare un solo macchinista alla guida del treno.

La Procura di Roma a settembre ha delegato alcune verifiche agli esperti dell’azienda Asl A proprio per capire le ripercussioni in termini stress sugli operatori scaturiti dall’adozione del macchinista unico, il cosiddetto ”agente solo”, e dunque le eventuali ripercussioni sulle normative di sicurezza. Il pubblico ministero aveva ricevuto nei giorni scorsi una memoria difensiva da parte del dirigente e una serie di conclusioni dell’ufficio legale di Trenitalia. Volontà di chi indaga è verificare se nella scelta di collocare un solo macchinista a bordo dei treni ci sia la violazione delle norme di sicurezza sul lavoro e se sussistono altri profili di natura penale. 

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