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Sanità: tagli sì, tagli no?

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Stamattina ho aperto la posta elettronica e ho letto le dichiarazioni del Vice Ministro all’Economia Fassina a Assobiomedica : “Non sono sicuro che si possano evitare interventi alla spesa sanitaria “. Naturalmente ha precisato che saranno interventi mirati “chirurgici”. Si è chiusa la stagione dei tagli lineari, così si dice. Mentre leggevo mi sono ricordato che il Ministro Lorenzin in un’intervista a Radio 24 Mattino l’altro ieri aveva dichiarato tutt’altra cosa. Sul rischio di riduzione della spesa il Ministro della Sanita’ è stato chiaro: “Per la prima volta quest’anno la spesa è diminuita. Non è quindi immaginabile negli anni un taglio alla sanita’”.

Sono un po’ confuso…. Non capisco, eppure ho studiato tanti anni. Direi che le dichiarazioni per lo meno stridono se non addirittura, come spesso succede ai nostri politici, vanno in direzioni opposte. Come cittadino, ma anche come medico, vorrei comprendere chiaramente se il nostro sistema sanitario sopravvivera’ alle manovre di “chirurgia” visto che la spesa sanitaria ha gia’ subito un decremento dal 7,1 per cento al 6,7 per cento sul Pil. E poi mi sono sempre chiesto: “Ma la riduzione degli sprechi di cui si parla da decenni perche’ rimane parola, promessa in campagna elettorale o proposta di ogni governo e poi invece si taglia sempre in maniera lineare, chissa’”.

Ormai, quasi rassegnati, andiamo sempre piu’ incontro ad una sanita’ dove le differenze tra Regioni sono abissali e che è sempre piu’ costretta a fare i conti col cittadino che vorrebbe solo capire fino a quando si possano continuare a togliere risorse importanti per la salute pubblica. Il tutto senza fare una diagnosi approfondita, per restare nel gergo medico, anziché mirare seriamente e responsabilmente agli sprechi come sarebbe auspicabile. Buon lavoro Ministri. E, se riuscite a trovare una via comune, fatecelo sapere, ne saremo felici. Nel frattempo cercheremo di ammalarci il meno possibile!

 

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