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India, annullato parzialmente brevetto per farmaco anti-cancro di Roche

Non è la prima volta, e probabilmente non sarà l'ultima, che un colosso farmaceutico perde contro la giustizia indiana: lo scorso aprile i giudici della Corte Suprema avevano stabilito che l’industria locale aveva il diritto a produrre il medicinale Glivec (Novartis) come farmaco generico per salvaguardare il diritto alla salute della popolazione
India, annullato parzialmente brevetto per farmaco anti-cancro di Roche
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Nuovi problemi in India per Big Pharma. L’Ufficio brevetti di Calcutta ha annullato parzialmente la protezione brevettuale dell’Herceptin (trastuzumab), un farmaco anti-cancro del gruppo svizzero Roche. “Sussiste una decisione dell’ufficio di Calcutta (Assistant Controller of Patents at the Kolkata Patent Office) contro brevetti parziali riguardanti l’Herceptin. Stiamo esaminando ulteriori passi”, ha indicato un portavoce di Roche all’agenzia finanziaria AWP, interrogato a proposito di notizie di stampa. Il gruppo di Basilea non ha potuto confermare altre informazioni circa la volontà del ministero indiano della Sanità di togliere interamente la protezione del farmaco oncologico. 

Non è la prima volta, e probabilmente non sarà l’ultima, che un colosso farmaceutico perde contro la giustizia indiana: lo scorso aprile Novartis aveva perso la causa sul brevetto dell’anti cancro. I giudici della Corte Suprema avevano stabilito che l’industria locale aveva il diritto a produrre il medicinale Glivec come farmaco generico per salvaguardare il diritto alla salute della popolazione. A marzo l’India aveva respinto un altro ricorso; quello della società farmaceutica Bayer sempre contro una versione low cost di un farmaco anti cancro.

Quello del paese asiatico è uno dei mercati più appetitosi al mondo con un giro d’affari stimato di 12 miliardi di dollari, ma anche con una legislazione in materia di proprietà intellettuale che si presta a molte interpretazioni, come si lamentano le case farmaceutiche. Contrastate da organizzazioni umanitarie come ”Medici Senza Frontiere” che si riforniscono dall’India per le loro campagne mondiali sulla sanità e anti Aids. La lotta dell’India contro Big Pharma è anche politica non solo giudiziaria: già l’anno scorso il governo centrale indiano ha stanziato un fondo di 5,4 miliardi di dollari per un progetto che prevedeva che le strutture sanitarie governative a tutti i livelli potessero attingere dal fondo per prescrivere gratuitamente una serie di farmaci generici contenuti nella National List of Essential Medicines (Neld) del 2011.

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