Il mondo FQ

Caso Ablyazov, la Procura di Roma indaga su omissioni nell’attività della polizia

Nel fascicolo per ora non ci sono né indagati né ipotesi di reato. A motivarlo la relazione del Tribunale di Roma, secondo cui l'operato del giudice di pace è stato corretto; mentre la polizia è stata animata da una "fretta insolita ed anomala". Il premier Letta ribadisce l'estraneità dalla vicenda dei servizi segreti italiani
Caso Ablyazov, la Procura di Roma indaga su omissioni nell’attività della polizia
Icona dei commenti Commenti

La Procura di Roma ha aperto un’indagine sulle presunte omissioni legate all’espulsione di Alma Shalabayeva: si tratta comunque di un fascicolo intestato “atti relativi a”, ossia senza ipotesi di reato né indagati. I pm acquisiranno i documenti relativi all’espulsione della moglie del dissidente kazako Ablyazov per tramite della squadra mobile, che è stata incaricata di ritirare le carte presso la Prefettura, l’Ufficio stranieri della Questura di Roma e l’Ufficio del giudice di pace.

Il fascicolo è stato aperto sulla base della relazione del presidente del Tribunale di Roma, Mario Bresciano, sul caso Ablyazov. La relazione è arrivata oggi all’attenzione del Procuratore capo Giuseppe Pignatone e del pm Eugenio Albamonte. Il presidente del Tribunale fu incaricato dal ministro Cancellieri di indagare sull’operato svolto dal giudice di Pace, Stefania Lavore, che convalidò il 31 maggio scorso il trattenimento al Cie di Ponte Galeria di Shalabayeva. Bresciano nella relazione giudica positivamente l’operato del giudice di pace non rilevando anomalie. Mentre punta il dito contro la polizia animata da una “fretta insolita ed anomala” e aggiunge che il giudice “è stata tratta in inganno perché ci sono omissioni nell’attività della polizia e atti che mancano”.

Per quanto riguarda il possibile coinvolgimento dei servizi segreti italiani, il presidente del Consiglio, Enrico Letta, ha oggi confermato al Copasir quanto era già stato detto dai direttori dei Servizi nei giorni scorsi, ossia che l’intelligence italiana non ha avuto alcun ruolo nella vicenda: i servizi non avevano avuto segnalazioni sulla presenza di Ablyazov e di sua moglie in Italia, né hanno saputo o sono intervenuti nel blitz che ha portato all’espulsione della donna e di sua figlia. Non vi erano elementi di preoccupazione per la sicurezza nazionale e dunque non c’era la necessità di un’attivazione degli 007.

Era stato il presidente del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, Giacomo Stucchi, a fare richiesta formale al premier per un’audizione sul caso Ablyazov. Letta, al termine dell’audizione del sottosegretario con delega ai Servizi Marco Minniti, ha risposto con una lettera al Comitato in cui offre la sua disponibilità ad essere ascoltato sui temi dell’intelligence.

 

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione