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Operazione ‘guerra santa’, la Procura di Bolzano contro l’antisemitismo del web

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La Procura della Repubblica di Bolzano in persona del dr Igor Secco, in esecuzione del decreto di sequestro preventivo del Gip del capoluogo altoatesino Walter Pelino, ha sequestrato il 12 aprile 2013,  i portali holywar.org e holywar.tv. I portali sono accusati, fra l’altro, di incitamento all’odio razziale, etnico e religioso e  avevano pubblicato, tra le altre, due liste, una di 163  professori universitari ed un’altra  contenente i nominativi di  personalità accusate di essere ‘complici’ di Israele: tra gli italiani, direttori di giornali, editorialisti, cronisti, semiologi, filosofi, scrittori, deputati, parlamentari europei, esponenti della comunità ebraica. All’esecuzione è stata delegata la Digos del Capoluogo Altoatesino.

Il Provvedimento impone “l’inibizione all’accesso alle Url www.holywar.org, holywar.tv, ai relativi indirizzi IP statici 69.89.31.78 e 74.208.20.224, che al momento risultano associati alle Url de quo, nonché ogni altro indirizzo IP statico, eventualmente associato anche in futuro”.

L’operazione segue di qualche giorno  la richiesta che il pubblico ministero romano Luca Tescaroli  ha  fatto al termine della requisitoria del processo ai gestori del sito web Stormfront, accusati di fatti analoghi,  ed arrestati lo scorso 12 novembre.

I siti sequestrati  dalla Procura di Bolzano,  sarebbero  intestati  al norvegese Alfred Olsen, cattolico tradizionalista e sarebbero l’articolazione web di un “Movimento di Resistenza Popolare L’Alternativa Cristiana”. Il sito  fece discutere nel 2000, perché mise in rete i cognomi di 9.800 famiglie ebree italiane.

 

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