Il mondo FQ

Elezione del Presidente della Repubblica, per ora ha vinto la piazza

Icona dei commenti Commenti

Il 18 aprile 2013 resterà una data storica. Non perché l’Italia abbia eletto il presidente della Repubblica numero 12, ma perché piazza Montecitorio si è riempita di cittadini armati di cartelli e urla: votate Rodotà, per favore, e a casa tutti quelli che vogliono rubare.

Il dialogo tra Rocco Buttiglione, iperveterano della politica all’italiana, e un signore arrabbiato perché di solito le Camere non concedono mai l’autorizzazione a procedere per i parlamentari accusati di furto alla cosa pubblica, è roba da annali. Il dinosauro Dc che tenta la battuta simpatica (“Ma lei queste cose dove le ha lette, sui giornali? Ah, lasci perdere, meglio non leggerli i giornali”) e certi omoni che lo stringono d’assedio minacciosi eppure civilissimi (“Li leggiamo i giornali, invece. Siete voi che dovete dire meno balle e mettervi finalmente a lavorare per noi!”).

Poi è stata l’ora del Pd: tessere bruciate, insulti e parolacce contro Bersani, Letta, Fassino, Finocchiaro e tutto quanto possa vagamente sapere di vecchio. Ivan Scalfarotto affronta un giovane elettore delusissimo che chiede: “Non potevate eleggere Rodotà? Che ce ne facciamo di Marini?”. E Scalfarotto che nicchia: “Sì, non era la mia scelta preferita, ma il partito pensava che..”. Intorno tutti scuotono la testa, eppure non se ne va nessuno.

Aspettano notizie da dentro il palazzo: Marini non passa al primo turno, e la gente resta lì. Il secondo tentativo in aula è una farsa, con tanto di schede pro Siffredi e dimostrazione muscolare dei renziani (90 voti per Chiamparino), e ancora le transenne stanno lì ad arginare lo scontento degli elettori che non possono votare, però vogliono almeno vedere coi propri occhi che c’è di nuovo.

La novità sono loro: gli italiani che vanno in piazza per controllare da vicino chi li governerà per 7 anni, non più guidati da grande leader politici e promesse di felicità, ma spinti dall’idea che la democrazia sia un problema di ogni singolo cittadino.

@chiarapaolin

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione