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Telecom Italia in rosso per 1,6 miliardi dopo 4,4 miliardi di svalutazioni

Il presidente Bernabè: "E' solo un impatto di natura contabile". Pagherà comunque il dividendo agli azionisti, Intesa, Generali, Mediobanca e Telefonica in testa, attingendo agli utili 2010 portati a nuovo
Telecom Italia in rosso per 1,6 miliardi dopo 4,4 miliardi di svalutazioni
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Telecom svaluta gli avviamenti per 4,4 miliardi di euro e per effetto dell’impairment test anche il 2012 si chiude in rosso, con una perdita di 1,6 miliardi. E’ solo “un impatto di natura contabile – assicura il presidente esecutivo Franco Bernabè – e non pregiudica il percorso di riduzione dell’indebitamento della societa”. All’assemblea, convocata per il 17 aprile, sarà proposta la copertura della perdita d’esercizio mediante utilizzo di riserve e la distribuzione del dividendo ai soci – in prima fila Intesa, Generali, Mediobanca e Telefonica – 2 centesimi per le azioni ordinarie e 3,1 centesimi per le risparmio, con prelievo dall’utile dell’esercizio 2010 portato a nuovo.

Senza l’impairment test e le svalutazioni “rese necessarie – sottolinea Bernabè – dal perdurare delle tensioni recessive e dalla difficile situazione macroeconomica internazionale”, l’utile sarebbe stato pari a 2,4 miliardi di euro. Anche il risultato operativo, che senza le partite straordinarie sarebbe stato di 6,2 miliardi, con gli effetti delle svalutazioni si riduce a 1,9 miliardi. I ricavi sono stati pari a 29.503 milioni di euro (-1,5%), ricorda la nota, una riduzione “prevalentemente dovuta alla business unit domestic (l’Italia, ndr)” a cui si contrappone la crescita di Argentina e Brasile. E’ stato anche grazie al consistente flusso di cassa operativo (6.470 milioni di euro), in aumento di 703 milioni di euro rispetto al 2011, che il debito è sceso a 28.274 milioni di euro. Non sono messi in dubbio nemmeno gli investimenti, l’altro obiettivo forte che il gruppo si è posto per il prossimo triennio. “Con il piano 2013-2015 – ha ribadito Bernabè – confermiamo il nostro costante impegno negli investimenti dedicati alle reti di nuova generazione, che ci consentirà di rafforzare il vantaggio competitivo nella sfida tecnologica del settore e il nostro posizionamento sul mercato”.

Tra i temi che nei prossimi mesi Telecom si troverà ad affrontare c’è però prima quello dell’occupazione. Dopo un primo incontro il 22 febbraio ce ne sarà un altro, si apprende dai sindacati, lunedì prossimo (11 marzo) per cercare un accordo, possibilmente solo con il ricorso alla solidarietà, per i circa 2.750 esuberi annunciati nel biennio. Intanto oggi, insieme ai rappresentanti di Telecom Italia Media, sono stati illustrati ai sindacati i punti chiave dell’accordo con Cairo Communication per la cessione de La7. Telecom, secondo quanto si apprende, si farà carico di 60 sulle 477 persone che lavorano oggi a La7 e il passaggio sarà su base volontaria nell’ambito delle aziende del gruppo Telecom.

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