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Un Big Mac al posto di un libro

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Uno scarno comunicato dello scorso 6 gennaio ha confermato le voci che circolavano negli ambienti culturali di Barcellona: la storica «Llibrería Catalònia» chiuderà i battenti.

La cultura non regge il peso della crisi. Una contrazione delle vendite di circa il 40% ha portato alla chiusura della libreria di Ronda de Sant Pere che per 88 anni ha aggregato attorno alla cultura residenti e visitatori.

La libreria che era scampata al franchismo, pur se costretta a cambiare nome per le restrizioni linguistiche imposte dal regime, si arrende ora alla crisi economica.

Gli scaffali zeppi di libri lasceranno il posto a un nuovo esercizio McDonald’s.

Neon bianchi illumineranno il logo giallo e rosso che è divenuto icona del cibo global distribuito dalle multinazionali dell’alimentazione.

È difficile non cadere nella retorica quando si scrive sulla catena fast-food più potente al mondo col suo fatturato astronomico di 27,5 miliardi di dollari che le fa occupare il nono posto nella classifica planetaria.

Meglio allora limitarsi a raccontare storie minime.

Quella della libreria di Barcellona che cede alla crisi in favore dell’imperituro Big Mac.

Oppure quella di Milano: pochi mesi fa il Comune meneghino ha sbattuto fuori dal salotto buono cittadino il punto McDonald’s, un contestato bando pubblico ha assegnato i locali della multinazionale situati nella Galleria Vittorio Emanuele ad una boutique Prada.

Qualcuno ha storto il naso affermando che si è passati dal «pasto democratico» che assicura una “socialità alla portata di tutti” a una grande firma ai più inaccessibile.

C’è ancora un’altra storia che ruota attorno al marchio rosso con la flessuosa M gialla al centro.

La Bolivia presieduta dall’indio Evo Morales ha messo al bando i McDonald’s (e insieme all’hamburger le bollicine della Coca Cola). Lo ha annunciato il dicembre scorso il ministro degli esteri Choquehuanca. La Costituzione boliviana difende persino la «sovranità alimentare» perché il cibo deve essere salutare e adeguato culturalmente alle tradizioni culinarie e al rispetto dell’ambiente.

“In tempi senza tradizione McDonald’s ha fallito” è l’incipit del video-documentario di Fernando Martinez sull’insuccesso della multinazionale in terra di Bolivia.

Barcellona, Milano, La Paz.

Un solo logo, tre storie.





di Pierluigi Morena  e Andrea Lupi

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