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Di legalità non parliamone più

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La pietra tombale sul termine legalità l’ha posta il buon consigliere regionale Fiorito, affermando che lui ha agito nella legalità. Dal par suo, l’intera opposizione, ha ribadito di avere speso i soldi nella legalità. Ora Fiorito, probabilmente, sarà condannato e l’opposizione no. Ma la sostanza è che entrambi hanno violentato il senso di giustizia del cittadino.

Ecco a cosa è ridotta la parola legalità che, se non coniugata con la parola equità, perde senso e sostanza.

Perché si possa rubare, in Italia e all’interno della legalità, è sufficiente che chi ruba si faccia una legge. E’ sempre successo ma, novità di questi ultimi 15 anni, la parola viene usata indifferentemente in un senso pieno o in un senso vuoto. E probabilmente si presta a tale dissonanza sul presupposto che chi, sempre in questi anni, ha ossessivamente ripetuto che il nostro era un paese in deficit di legalità lo ha fatto non sottoponendo a nessun vincolo critico la propria affermazione. Anche le leggi possono essere illegali.

Non sotto il profilo formale ma sotto il profilo sostanziale che dovrebbe essere, per qualsiasi autorità che norma, quello della ricerca della massima giustizia ed equilibrio sociale.

Al contrario lo Stato, spessissimo, legifera in termini di norme legali ma profondamente ingiuste. E in tal caso il rispetto di tali norme, a mio parere, non segue il criterio della legalità ma della sudditanza. E forse non merita nemmeno il rispetto.

Il concetto di giustizia è anch’esso assai fragile ma, a mio parere, non così fragile come quello di legalità la cui unica legittimazione si incardina nel fatto che chi legifera può farlo. L’attività che ne consegue è che i controlli vanno nell’unica direzione della legittimità non della giustizia.

Un controllo di giustizia avrebbe, paradossalmente, più senso. Ed allora eviteremmo una burocrazia statale e, quindi, legale ma completamente ingiusta e sfavorevole al cittadino (effetto kafkiano del rapporto Stato-cittadino) o, sempre ad esempio, non assisteremo a difese delle Istituzioni che palesemente violano ogni patto sociale (Equitalia).

Chiediamo giustizia, non più legalità. Quel termine abbandoniamolo in bocca ai ladri.  

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