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Il party da Silvio con i coetanei diciottenni

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No, stavolta Noemi non c’entra, e neanche Ruby. Il festeggiato la maggiore età l’ha passata da un pezzo, ora va per i settantacinque. Ma diciotto anni fa, nel 1994, discese in campo. E nel Pdl qualcuno ha voglia di festeggiare, invitando “tanti bambini nati nel 1994 e che oggi hanno diciotto anni, che voteranno per le amministrative e che sono iscritti, come risulta dal nostro tesseramento, al partito”, spiega Angelino Alfano. “È l’anniversario di una vittoria straordinaria e avendo un presidente in grande forma e con un forte desiderio di contribuire alla costruzione del futuro, intendiamo festeggiare questo evento non in chiave nostalgica, ma guardando al futuro”, ha annunciato  due giorni fa il segretario del Pdl nel corso di una riunione a Montecitorio con lo stesso Berlusconi e i coordinatori regionali del partito. “La modalità per realizzare il nostro obiettivo” (la festa) è quella di chiamare a raccolta i berlusconiani classe 1994. “Ai coordinatori arriveranno gli elenchi di questi bambini, oggi diciottenni. Saranno loro a essere coinvolti in prima linea per un bellissimo evento, ricordando quel giorno e guardando al tempo stesso al futuro”.

Ci si chiede perché un diciottenne di oggi dovrebbe ringraziare Berlusconi, che dopo quasi un ventennio passato nei palazzi del potere ha lasciato le nuove generazioni alle prese con un tasso di disoccupazione giovanile al 31,9%, un dato che per la fascia d’età fino a 24 anni è il peggiore dal 1992, cioè due anni prima dell’annuncio a reti (Mediaset) unificate con la calza sulla telecamera. Per la deputata Annagrazia Calabria, 29 anni, berlusconiana doc e coordinatrice nazionale della Giovane Italia, l’organizzazione under35 del Pdl, i motivi non mancano. Ci ha salvato dal comunismo, ha evitato che la gioiosa macchina da guerra di Occhetto andasse al potere in Italia e questo è un dato storico –  spiega – Poi ha introdotto in Italia il bipolarismo, che spero rimanga anche negli anni a venire. E infine ha portato in politica una visione liberale che prima questo paese non aveva”. Un po’ poco forse per festeggiare, di questi tempi. “Ma non è solo una festa è anche una sorta di passaggio di testimone. Certo, vogliamo fare un regalo al presidente Berlusconi ma vogliamo anche spiegare ai ragazzi del nostro partito la storia del centrodestra, a partire dalla nascita di Forza Italia. Perché è grazie a lui se siamo arrivati qui”. Appunto.

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