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Costa Crociere, i passeggeri della “Allegra” sbarcano al porto di Mahè

Tutti gli ospiti stanno bene. Il comandante Nicolò Alba: "Lo staff ha seguito le mie disposizioni". Codacons: "No a indennizzi elemosina come nel caso della Concordia"
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La Costa Allegra

La ‘Costa Allegra‘ è entrata questa mattina nel porto di Mahè, nelle Seychelles, trainata da due rimorchiatori. La nave italiana, con a bordo 1.049 persone tra passeggeri e membri dell’equipaggio, è stata rimorchiata dal peschereccio d’altura francese ‘Trevignon‘, e scortata da unità della Guardia Costiera seychellese per prevenire eventuali attacchi in mare.

All’aeroporto dell’isola erano stati messi a disposizione da Costa Crociere tre charter per i 251 passeggeri che hanno scelto di rientrare in patria. Gli altri 376 che proseguono la vacanza saranno invece smistati in resort di lusso dell’isola.

Le prime testimonianze raccolte riferiscono di gente “accaldata e stanca” e tutti i passeggeri stanno bene. Sulla nave sono presenti passeggeri di 62 Paesi. “Non ci sono mai stati momenti di panico” hanno detto i primi sbarcati. “Il capitano è stato bravo a gestire la situazione”.

Il Codacons intanto, che ha già avviato le pratiche per una nuova azione di risarcimento nei confronti di Carnival e Costa Crociere, torna sulla questione degli indennizzi in favore dei passeggeri coinvolti nell’incidente. “Appare chiaro a tutti come i viaggiatori a bordo della Costa Allegra abbiano subito ingenti danni, dalla vacanza rovinata alle condizioni precarie in cui hanno dovuto viaggiare negli ultimi giorni, passando per la paura subita a seguito dell’incendio scoppiato a bordo e alla deriva della nave nell’Oceano Indiano. Tali danni – spiega il presidente Carlo Rienzi – dovranno essere adeguatamente risarciti, e se Costa Crociere si limiterà ad un indennizzo da elemosina come nel caso della Concordia, per i passeggeri si aprirebbe addirittura la possibilità di inserirsi nell’azione di gruppo avviata negli Usa a seguito del naufragio del Giglio”. Il Codacons – ha detto ancora Rienzi, invita “tutti i passeggeri della Allegra, una volta rientrati nelle proprie città, a contattare la nostra associazione utilizzando il modulo pubblicato sul nostro sito internet, al fine di far valere i propri diritti ed ottenere un risarcimento equo e commisurato ai disagi subiti”.

Il comandante della nave, Nicolò Alba, ha dichiarato che ”lo staff di Costa Allegra è stato grande, si sono comportati tutti in modo egregio”, e ha aggiunto che gli uomini dell’equipaggio “hanno seguito alla lettera le mie disposizioni”. ”L’incendio è scoppiato nella sala generatori alle 13:40 del 27 febbraio – ha poi spiegato il comandante – ed è stato estinto in meno di un’ora”. Sono state attuate “tutte le procedure internazionali: predisposta evacuazione, avvisate capitanerie e autorità. Poi l’emergenza è rientrata”. Inoltre, ha puntualizzato, “tutti i nostri ospiti sono stati sempre costantemente informati della situazione sulla nave tramite annunci. Siamo andati in giro per la nave e abbiamo sempre comunicato ai passeggeri cosa avveniva, costantenemte in contatto con l’unità di crisi”.

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