Ancora una sparatoria dentro una scuola americana ed ancora studenti uccisi da un coetaneo. Questa volta è successo in Ohio, nella caffetteria della Chardon High School, in un piccolo centro ad una cinquantina di chilometri da Cleveland, alle 7.30 locali.

I testimoni raccontano di momenti di terrore quando un ragazzo armato è entrato nell’affollata caffetteria del liceo, dove tantissimi ragazzi stavano facendo colazione prima dell’inizio delle lezioni. Qualcuno si è nascosto sotto i tavolini, altri dentro gli armadietti scolastici. L’attentatore sarebbe entrato nella mensa ed avrebbe aperto il fuoco sparando all’impazzata ferendo 4 studenti ed uccidendone un quinto. Il bilancio si è poi ulteriormente aggravato nella notte, quando uno dei feriti, un ragazzo di 17 anni, è deceduto.

Secondo quanto dichiarato da una tv locale affiliata alla Cnn il gesto di follia sarebbe stato compiuto da uno studente che, da quanto hanno riferito alcuni ragazzi che lo conoscevano, avrebbe annunciato le sue intenzioni di andare a scuola armato già sabato scorso con un messaggio postato su Twitter. Nessuno lo aveva preso sul serio, pensando a uno scherzo.

Il giovane è stato arrestato dalla polizia mentre cercava di fuggire dopo che un insegnante era riuscito ad allontanarlo dalla scuola. Gli investigatori stanno perquisendo la sua abitazione. Il suo nome è T.J. Lane. Si sarebbe trasferito con la famiglia da poco e viene descritto, da chi lo conosce, come un bravo ragazzo, molto tranquillo ed educato. Secondo le prime indiscrezioni che emergono dalle indagini, lo studente non avrebbe sparato a caso, ma avrebbe puntato su obiettivi ben precisi. E’ stato catturato poco distante dalla scuola dove si era mischiato ai passanti, dopo essersi liberato dell’arma.

L’attacco di oggi ha riportato alla mente la lunga scia di stragi che si sono registrate negli anni nelle scuole americane, a cominciare da quella al liceo Columbine quando, nell’aprile 1999, Eric Harris e Dylan Klebold uccisero 12 studenti ed un insegnante prima di suicidarsi. Ancora più drammatico il bilancio della strage alla Virginia Tech, compiuta, nell’aprile 2007, da Seung-Hui Cho che uccise 32 persone prima di suicidarsi.

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