Due navi da guerra iraniane sono entrate nel Mediterraneo con “l’intento di mostrare la potenza della Repubblica islamica contro Israele e a sostegno del presidente siriano, Bashar Assad”. L’annuncio è stato dato dall’ammiraglio Habibollah Sayari, comandante della Marina Iraniana, ma l’invio delle navi era già noto da ieri, quando lo Stato ebraico lo aveva definito “una provocazione”.

Le navi, un cacciatorpediniere e un’imbarcazione di supporto, hanno attraversato il Canale di Suez dopo aver avuto il via libera dalle forze armate dell’Egitto che controllano la via d’acqua che collega il Mar Rosso al Mediterraneo. Hanno attraccato nel porto siriano di Tartus, 220 chilometri da Danmasco, dove sono previste attività di formazione dei militari della Marina siriana. “Le due unità – ha aggiunto Sayari – portano un messaggio di pace e amicizia ai Paesi della regione e hanno attraversato il Canale di Suez per la seconda volta dalla Rivoluzione Islamica“, avventa nel 1979.

Esattamente un anno fa, infatti, il 17 febbraio 2011, due navi da guerra iraniane entrarono nel Mediterraneo, dirigendosi verso la Siria, ufficialmente per un’esercitazione. L’evento, una novità assoluta dal 1979, scatenò la dura reazione di Israele e Stati Uniti. Lo stato ebraico definì l’invio delle due imbarcazioni come una “provocazione” e la Nato annunciò il monitoraggio dei loro spostamenti. Le navi fecero ritorno in Iran agli inizio di marzo, attraversando nuovamente Suez. Lo scorso anno Teheran e Damasco sottoscrissero un accordo per effettuare manovre militari congiunte.

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